In seguito al DPCM in vigore dello scorso 18 maggio, riaprono finalmente anche le porte della Chiesa di Santa Maria della Vita a Bologna, che ospita dallo scorso 15 febbraio “Women. Un mondo in cambiamento”, la mostra fotografica, a cura di Marco Cattaneo, che vuole porre l’attenzione sulla condizione delle donne nel mondo, raccontata attraverso i grandi fotografi del National Geographic.
Un viaggio nel tempo e nello spazio
La mostra propone un percorso di memoria e confronto rispetto al ruolo femminile nella società e al suo mutare nel tempo alle diverse latitudini attraverso immagini selezionate dal ricco archivio della National Geographic. Dagli anni Venti del Novecento fino ad oggi, la narrazione si allontana da stereotipi e luoghi comuni, per concentrasi sul cambiamento della donna nei diversi Paesi del mondo, riproducendo così un universo variegato e resiliente. Tra i nomi più celebri, il festival ospita gli scatti di William Albert Allard, Lynsey Addario, Stephanie Sinclair, David Alan Harvey, Robin Hammond, Luis Marden, Lynn Johnson, Ed Kashi e Steve McCurry. Ma non solo!
Tutte le sfumature di donna
Il percorso espositivo è articolato in 6 sezioni – Beauty/Bellezza, Joy/Gioia, Love/Amore, Wisdom/Saggezza, Strength/Forza, Hope/Speranza – che offrono diverse prospettive e focalizzano l’attenzione sui problemi e le sfide di ieri, oggi e domani nei vari paesi ed epoche. Ogni immagine crea un ritratto di alcuni aspetti dell’esistenza femminile e mostra ai visitatori come la rappresentazione delle donne si è evoluta nel tempo. Così le immagini festose delle ballerine di samba che si riversano nelle strade durante il carnevale di Salvador da Bahia si alternano a quelle delle raccoglitrici di foglie di the in Sri Lanka. E ancora il ritratto di donna afghana in burqa integrale rosso che trasporta sulla testa una gabbia di cardellini, potente metafora di oppressione, si contrappone all’immagine di libertà e bellezza di una ragazza in pausa sigaretta a Lagos, in Nigeria.
A 100 anni dalla concessione del diritto di voto alle donne negli Stati Uniti, la mostra vuole far riflettere sul passato, presente e futuro delle donne illustrandone alcuni aspetti e incentrandosi sugli obiettivi di sviluppo che le vedono al centro di ogni processo di crescita sociale, politica, economica.
Women’s power: le donne del nuovo secolo
La mostra si chiude con “Portraits of Power”, ritratti e racconti di attiviste, politiche, scienziate e celebrità intervistate dal National Geographic nel numero speciale dedicato alle donne nel novembre 2019. Donne che attraverso la loro storia testimoniano il nuovo secolo, sempre più aperto al mondo femminile. Tra loro: Nancy Pelosi, Presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti; Oprah Winfrey, conduttrice e autrice televisiva; Jane Goodall, etnologa e antropologa; Christiane Amanpour, giornalista britannica; Jacinda Ardern, Primo Ministro neozelandese; Liliana Segre, senatrice a vita e testimone dell’olocausto.
Le novità
Dato lo straordinario successo registrato nelle settimane immediatamente precedenti il lockdown, la mostra viene prorogata fino al prossimo 13 settembre. Per visitarla, non sarà necessaria la prenotazione, ma per effetto delle misure per il contenimento dell’emergenza sanitaria, l’accesso sarà consentito ad un massimo di 60 persone alla volta, in modo da garantire il giusto distanziamento e permettere ai visitatori di visitarla in totale sicurezza. Inoltre, a partire da lunedì 1 giugno, la mostra sarà aperta anche al lunedì (fino a quella data gli orari di ingresso saranno dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 19.00).
Info sulla mostra
Titolo:Women. Un mondo in cambiamento
A cura di: Marco Cattaneo
Quando: Fino al 13 settembre 2020
Dove: Chiesa S. Maria della Vita, via Clavature, 8-10, 40124 Bologna – BO
Orari: martedì/domenica, ore 10.00 – 19.00 – Da lunedì 1 giugno: lunedì/domenica ore 10.00 – 19.00
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 8 euro
Informazioni mostra: tel. +39 051 19936343 – mail: esposizioni@genusbononiae.it
Sito web: www.genusbononiae.it