Comincia la battaglia di Verdun
Fotografia, identità e memoria: l’immagine concorre a mantenere vivido il ricordo e a non disperdere la storia dell’uomo e le vicende della società contemporanea.
È uno degli episodi più sanguinosi della Prima guerra mondiale. Teatro dello scontro è la cittadina di Verdun in Lorena, nella Francia orientale. Da ogni lato era circondata da ripide colline presidiate da non meno di venti forti maggiori. Iniziata il 21 febbraio del 1916, la battaglia si concluse nel dicembre dello stesso anno – è considerata la più lunga di ogni tempo –, vedendo contrapposti l’esercito tedesco, guidato dal generale Erich von Falkenhayn, e l’esercito francese, capeggiato dal comandante supremo Joseph Joffre, sostituito poi dal generale Robert Nivelle. Verdun ha il non invidiabile primato di essere, probabilmente, il teatro di guerra con la maggior densità di morti per metro quadro. Fu una carneficina, un vero massacro. Il triste conteggio delle vittime ufficiali francesi è, tra morti e feriti, di oltre 370.000 unità – si stima che il numero reale fu di mezzo milione –, mentre, tra i tedeschi, si contano 434.000 soldati. Le morti furono provocate in massima parte dall’artiglieria. Le fonti parlano di 15 milioni di proiettili esplosi da parte francese e di 22 milioni dal nemico.