Alla Collezione Paolo VI di Concesio la mostra di Sara Munari dedicata al rapporto tra vulcani, umanità e religione.

30 Maggio 2024 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Prosegue fino al 15 giugno 2024, presso la Collezione Paolo VI – arte contemporanea di Concesio (Brescia), la mostra di Sara Munari Lapilli, a cura di Marisa Paderni e Anita Franchi. La fotografa e artista è stata, infatti, vincitrice della quarta edizione del Premio Paolo VI per l’arte contemporanea, promosso dall’Associazione Arte e Spiritualità.

In linea con i temi di Bergamo Brescia 2023, la quarta edizione del Premio è stata dedicata alla fragilità. Un tema che Sara Munari aveva declinato attraverso un video, corredato da fogli, fotografie e documenti creati appositamente come se fossero un vecchio archivio, per raccontare l’impossibile viaggio compiuto dall’artista sul pianeta Musa 23 (MUnari SARa) per ritrovare il padre sofferente di Alzheimer.

Spiega Marisa Paderni, direttrice della Collezione Paolo VI: «Sara Munari ha saputo raffigurare la fragilità attraverso un’esperienza personale che è diventata, grazie al potere espressivo del medium artistico, una narrazione dal carattere universale. Quasi proseguendo quanto iniziato in Collezione, quest’anno l’artista ci conduce per mano, silenziosamente ma strenuamente, attraverso il viaggio alla scoperta della potenza terrifica e insieme meravigliosa della Natura, un’esperienza definita dal dualismo di collettività e di introspezione personale».

Sara Munari, La Palma, eruzione dicembre-gennaio 2023
Sara Munari, La Palma, eruzione dicembre-gennaio 2023

Sara Munari. Lapilli: la mostra a Concesio

Lapilli si pone, dunque, in continuità con la ricerca artistica di Sara Munari. Che, dal 2019 al 2023, ha compiuto diversi viaggi in Europa, nei territori caratterizzati dai vulcani, per approfondire il rapporto tra questi ultimi, l’uomo e la religione. Spesso al centro di miti e storie, i vulcani sono avvolti da un’atmosfera di magia e mistero e da sempre sono l’emblema della potenza – insieme magnifica e terribile – della Natura.

Alla simbologia dei vulcani, alle suggestioni che vi scaturiscono come il magma guarda appunto Sara Munari che in questo lavoro contamina il medium fotografico con teli, veli, sete, cotoni e una serie di materiali extra pittorici, tra cui la foglia d’oro.

Sara Munari, Un uomo ritrovato durante gli scavi di Pompei dopo la grande eruzione

Spiega l’artista: «Il mio lavoro esplora il connubio tra l’imponente potenza dei vulcani e l’umanità, tentando di raccontare il modo in cui queste maestose formazioni naturali hanno influenzato le credenze, le leggende e le pratiche religiose e come invece, nel rapporto reale, la vicinanza con questi monti condizioni e cambi “il vivere” effettivo. Gli spettatori saranno invitati a esplorare come le eruzioni vulcaniche siano state interpretate come segni divini o punizioni. E come abbiano influenzato la vita e la cultura delle popolazioni circostanti nel corso dei secoli».

Info

Collezione Paolo VI – arte contemporanea
Via Marconi 15, Concesio (Brescia)

Orari: la mostra è visitabile durante gli orari di apertura della Collezione Paolo VI – arte contemporanea: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17, sabato dalle 14 alle 19

www.collezionepaolovi.it

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