Fotografare in bianco e nero non significa semplicemente togliere il colore dalle nostre immagini. Occorre pensare in bianco e nero e “aggiustare” composizione e impostazioni della fotocamera per arrivare al risultato perfetto. Seguiteci in questa rubrica e fotografare in bianco e nero diventerà un gioco da ragazzi!
Fotografare in bianco e nero #2
Per ottenere immagini mono più drammatiche e d’impatto dobbiamo andare oltre la semplice conversione e prendere il controllo sul contrasto.
Una scena “media” in condizioni di luce “medie” (qui sopra) contiene una gamma di toni che va dalle ombre e dai mezzitoni alle luci alte. Un’inquadratura come questa avrà un valore medio di luminosità pari a un “grigio 18%”. Che è anche il valore a cui è calibrato l’esposimetro della nostra fotocamera. A causa delle differenti condizioni di illuminazione, tuttavia, alcune scene presentano variazioni tonali diverse che possono perciò diventare uno strumento creativo nella realizzazione di immagini in bianco e nero. Pensiamo ai valori tonali mentre consideriamo forma, motivi e texture. E teniamo conto di tutto per determinare la nostra personale visione della scena in b/n.
Qui sotto abbiamo raccolto esempi comuni di variazioni tonali tipiche della fotografia in bianco e nero…
Alto contrasto
Senza mezzitoni tra le aree più luminose e le ombre più profonde, questa immagine ha un aspetto estremo che ben si presta alla fotografia “street”.
High-key
Uno scatto che contiene principalmente toni luminosi e bianco è conosciuta con il termine inglese “high-key”. È una tecnica piuttosto popolare nella fotografia “minimal”.
Basso contrasto
I mezzitoni dominano questo nebbioso paesaggio. L’assenza dei toni più estremi alleggerisce il contrasto e regala all’immagine un senso di tranquillità.
Low-key
Al contrario, una foto costituita per lo più da toni scuri e nero è nota come “low-key”. Nella fotografia di ritratto, in particolare, crea una sensazione di mistero.
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