18 Maggio 2021 di Redazione Redazione

Scegliere l’ottica adeguata alle diversi situazioni fa la differenza tra uno scatto perfetto e una foto poco riuscita. Analizziamo insieme diversi generi fotografici per scoprire l’obiettivo più adatto!

Ottica grandangolare

L’impostazione più corta della maggior parte degli zoom standard “kit” offre una visuale ragionevolmente grandangolare. Ma cosa cambia con un ultragrandangolo 10-20 mm? Come minimo, un serio grandangolo permette di inquadrare una parte più ampia della scena. Ottenere un risultato vincente, tuttavia, richiede qualche accortezza. Quando usiamo una focale molto corta, per esempio, tutti gli elementi della scena possono facilmente apparire minuscoli. Quindi abbiamo bisogno di qualche piccolo trucco compositivo per ridare impatto all’immagine…

Evitiamo le verticali convergenti

Inquadrare un soggetto di notevoli dimensioni e riempire con esso l’inquadratura può avere conseguenze nefaste. Soprattutto negli scatti architettonici. Se incliniamo la fotocamera verso l’alto, infatti, le linee verticali finiscono per piegarsi verso l’interno. Gli oggetti sembrano così sul punto di cadere all’indietro.

L’unico modo per evitare questo effetto è mantenere il dorso della fotocamera parallelo al soggetto e cercare di ottenere la composizione migliore possibile da questo punto di vista. Vale inoltre la pena provare a scattare includendo un elemento in primo piano (se abbastanza interessante). Quest’ultimo darà certamente più equilibrio al risultato.

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Top tip: ottica grandangolare e profondità di campo

Molti grandangoli soffrono di distorsione “a barilotto”. Le linee diritte del soggetto, in sostanza, si curvano al centro. È più evidente quando riprendiamo soggetti come edifici o vedute. Ma per fortuna il fenomeno è facilmente correggibile in post-produzione.

Massima profondità di campo

Il diaframma che impostiamo non influisce solo sulla durata dell’esposizione, ma anche sulla quantità di scena che appare nitida. La “fascia” di nitidezza prende il nome di “profondità di campo”. Il modo più semplice e immediato di ottenere la massima profondità di campo è mettere a fuoco a circa un terzo della scena, verso la fotocamera. Poi occorre scegliere un diaframma sufficientemente chiuso da tenere tutto nitido – dal primo piano allo sfondo.

Nella maggior parte dei paesaggi, dove è possibile vedere molto in lontananza, avremo bisogno di diaframmi nell’ordine di f/11, f/16 o più chiusi per avere tutto a fuoco.

Un’ottica per l’architettura

Quando fotografiamo edifici, in genere abbiamo bisogno di un grandangolo. E preferibilmente uno di qualità che introduca poche distorsioni. Se siamo appassionati di questo genere, può valere la pena di investire in un grandangolo a focale fissa, più che in uno zoom. Le ottiche fisse offrono anche più ampie aperture massime di diaframma (per esempio f/1.4 anziché f/4). Permettono così di scattare con tempi più veloci anche in condizioni di luce ridotta, riducendo il rischio di mosso.

 

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