4 Dicembre 2019 di Redazione Redazione

L’astrofotografia non è un semplice hobby, ma una passione che si spinge oltre i confini del cielo, cattura le stelle e le porta qui sulla Terra, in modo tale che tutti possano beneficiare di immagini mozzafiato e rendersi davvero conto che sopra le nostre teste c’è un mondo sconfinato che vale la pena di conoscere. Essere un astrofotografo significa avere competenze scientifiche, tecniche e fotografiche, sfruttare una quantità di attrezzature e software considerevole, dalle più basiche a quelle più evolute. Tutti possono approcciarsi a questo mondo e fortunatamente esistono istituzioni, associazioni ed eventi volti a far avvicinare sempre più persone:  questo è possibile perché, grazie agli strumenti elettronici e digitali di cui si dispone oggi, è molto più semplice ottenere fotografie del profondo cielo che non avreste mai e poi mai pensato di scattare.

Che cos’è Voyager

Voyager è un programma di automazione per riprese astronomiche che, previamente impostato dall’utente, permette di eseguire una o più sessioni di ripresa senza che l’astrofilo sia fisicamente sul campo. In altre parole, questo software, agendo come un regista, permette di integrare diversi sistemi per farli lavorare insieme, utilizzando un unico strumento di gestione che controlla camera di ripresa, focheggiatore, cupola, autoguida, montatura, puntamento e molto altro. È stato scritto e ideato da un astrofotografo per altri astrofotografi e il suo scopo principale è quello di riuscire a ottenere i miglior risultato possibile dagli strumenti che si hanno a disposizione per scattare: utilizza un’Intelligenza Artificiale per la messa a fuoco, per eseguire il riconoscimento delle stelle. Inoltre i calcoli statistici e le decisioni su come gestire eventuali problemi sono monitorate dai watchdog. I watchdog sono timer che controllano tutte le richieste hardware / software esterne. Tutti gli astrofotografi più esperti sanno che è molto facile imbattersi in qualche difficoltà: la stella guida si perde, passa una nuvola, il cielo diventa velato e così via. Anche qui, Voyager interviene al meglio perché è progettato per il massimo recupero dei dati anche in situazioni difficili. Il programma è in grado di fornire un approccio operativo completo che include la connessione e l’arresto dell’apparecchiatura al termine di una sessione (funzione goodnight) proprio come se fosse l’utente stesso a manovrare le varie operazioni.

L’evento alla Torre del Sole

La Torre del Sole è un Osservatorio Astronomico e Solare che si trova a Brembate Sopra, in provincia di Bergamo, la cui mission è quella di diffondere il più possibile le scienze astronomiche e sensibilizzare un pubblico sempre più ampio e appassionato circa questa disciplina. Per questo motivo, sabato 7 dicembre si terrà un evento dedicato all’automazione in fotografica con Voyager. Verranno mostrate le principali peculiarità di questo potente software, oltre alle novità introdotte con gli ultimi aggiornamenti. Interverranno Leonardo Orazi (creatore di Voyager) e Francesco di Biase (sviluppatore della WebDashboard), entrambi astrofotografi.
La partecipazione è gratuita, ma è obbligatoria la prenotazione presso la Torre del Sole ai seguenti recapiti:
Tel. 035 621515
e-mail: info@latorredelsole.it
www.latorredelsole.it

Scarica la locandina dell’evento qui
 

Il contest di astrofotografia

Invitiamo tutti i fotografi e astrofili a partecipare al nostro Contest dedicato all’astrofotografia. Invia 3 fotografie astronomiche realizzate con qualsiasi setup tu abbia a disposizione e le caricheremo sul nostro portale. Inoltre, le immagini più belle verranno selezionate da una giuria specializzata e pubblicate sulle riviste di Sprea Editori. Partecipa al Contest cliccando qui. Puoi usare qualsiasi setup astronomico senza vincoli. 
 

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