La nuova videocamera Canon EOS R5 C offre tutte le funzioni di cui ha bisogno il videomaker moderno. Scoprila.

19 Gennaio 2022 di Andrea Rota Nodari Andrea Rota Nodari

Formidabile via di mezzo tra EOS R e Cinema EOS, la nuova videocamera EOS R5 C offre tutte le funzioni di cui ha bisogno il videomaker moderno, ma scatta anche foto bellissime. Due mondi in un unico rivoluzionario corpo macchina compatto e versatile. 

Chi oggi per mestiere scatta fotografie sempre più spesso deve poter fornire ai propri clienti anche tutto il supporto che serve per riprendere video. Non è un caso che tutti i principali produttori di fotocamere abbiano in catalogo macchine in grado di girare filmati con una resa che poco ha da invidiare a quella fornita dalle videocamere professionali.

In base al feedback dei propri clienti, Canon ha deciso di soddisfare le esigenze del fotografo-videomaker lanciando un innovativo prodotto che è, a tutti gli effetti, un “ibrido” capace di unire i due mondi. Si tratta della EOS R5 C. Che, come si intuisce dal nome, coniuga le migliori caratteristiche della mirrorless EOS R 5 e le specifiche video professionali delle gamma Cinema EOS.

Disponibile da aprile 2022, costerà 5.129 euro.

EOS R5 o EOS R5 C?

Come ha sottolineato Stefano Catalani, Product Specialist Canon, il target primario della EOS R5 è (soprattutto) il fotografo professionista che pretende la massima risoluzione possibile nello scatto, ma all’occorrenza vuole approfittare del magnifico sensore da 45 MP per girare video in 4K o addirittura in 8K – sebbene con qualche limite rispetto alle soluzioni dedicate, in primis l’autonomia di ripresa.

Il cliente tipo della EOS R5 C, invece, è un utente “ibrido” che ha come priorità i video. Ma, davanti a un’opportunità di scatto, pretende comunque il massimo delle prestazioni.

Pensata per il videomaker freelance, la nuova arrivata è la più compatta e leggera Cinema EOS mai prodotta dal marchio giapponese. Basata sull’innesto RF, pesa solo 680 grammi. Presenta, però, un robusto corpo in lega di magnesio che si distingue da quello della EOS R5 soprattutto per il sistema di dissipazione “attivo” del calore dal processore e dalla memory card. Questo è posizionato sul retro in modo tale da non andare a intaccare la maneggevolezza del progetto originale né il flusso d’aria.

La videocamera, come la EOS R5, è resistente alla polvere e anche agli schizzi. Questi, infatti, grazie al design intelligente, non entreranno mai a contatto con le parti elettroniche neppure attraverso le griglie del dissipatore.

EOS R5 C
Le griglie del sistema di dissipazione “attivo” della EOS R5 C.

Le caratteristiche

La EOS R5 C è un vero concentrato di tecnologia! È in grado di registrare internamente in modalità full-frame 8K/30p RAW e di spingersi a 8K/60p (sempre con registrazione interna) semplicemente collegando la macchina a una fonte di alimentazione esterna. È una soluzione praticamente obbligata. A queste risoluzioni, infatti, la mole di dati che il processore DIGIC X deve elaborare è tale che la batteria interna andrebbe presto a esaurirsi.

Per registrare in 8K 60p è necessario collegare alla EOS R5 C una fonte di alimentazione esterna.

Per passare dalla modalità video a quella fotografica e viceversa basta ruotare lo specifico nuovo interruttore. A confronto con la sorella mirrorless, l’operazione di switch è più lenta (impiega circa 5 secondi), ma c’è un motivo. In sostanza, la EOS R5 C include due sistemi operativi indipendenti. Uno dedicato alla fotografia (quello della EOS R5) e uno alle riprese (lo stesso delle Cinema EOS come la C70), per dare sempre il meglio in entrambi gli ambiti. I tempi di accensione da OFF sono di circa 0,5 secondi in modalità foto e 1 secondo in modalità video.

Quindi spostiamo l’interruttore della EOS R5 C da VIDEO a PHOTO ed eccoci pronti a scattare foto da 45 MP, con sensibilità nativa fino a 51.200, archiviazione in RAW, C-RAW e – novità – HEIF a 10 bit, raffiche fino a 2 fps, time-lapse e l’affidabilità del velocissimo sistema Dual Pixel CMOS AF II con Eye EF e Animal AF.

Con i video, oltre a Eye AF, è disponibile EOS iTR AF X, la funzionalità di tracciamento e rilevamento intelligente del volto di Canon, già vista ad esempio sulla videocamera XF605 appena presentata, in grado di continuare a seguire la testa dei soggetti anche quando questi distolgono lo sguardo dalla videocamera.

R5 C vs R5: importanti differenze

Sebbene quasi tutte le feature della  EOS R5 siano presenti sulla EOS R5 C, ciò che distingue quest’ultima dalla mirrorless è l’assenza del sistema di stabilizzazione ottica sul sensore. Vi si può, tuttavia, sopperire con quella elettronica, montando le ottiche IS (capaci tra l’altro di coordinarsi alla perfezione con la stabilizzazione digitale stessa) o, più realisticamente in campo video, con l’installazione della macchina su un gimbal esterno.

Secondo Canon, con i loro feedback i videomaker hanno sottolineato generici conflitti dell’IBIS proprio con i gimbal e quindi influenzato almeno in parte la decisione da parte del marchio di eliminarlo. Non dimentichiamoci che la mancanza dello stabilizzatore sul sensore è anche un vantaggio in termini di efficienza termica – un componente attivo in meno da dover raffreddare.

Sottolineiamo, infine, l’incompatibilità con alcuni Speedlite Canon dotati di guarnizioni di protezione: EL-1 e la serie 600EX.

Qualche leggera differenza si nota anche nel layout dei controlli, con ben 13 pulsanti ora numerati per un più facile riconoscimento e completamente personalizzabili tramite una nuova super intuitiva pagina di menu. Il pulsante di scatto/registrazione video è diventato rosso (come nelle Cinema EOS) e più facilmente visibile. Inoltre, una spia luminosa sulla parte frontale mostra al volo quando la camera è in ripresa video.

Fa la sua comparsa il terminale Timecode in/out. La slitta accessori multifunzione è quella già vista su EOS R3 e XF605. Questa consente di collegare e alimentare direttamente accessori come il Microfono stereo Canon DM-E1D, lo Speedlight 470EX-AI e l’adattatore TEAC Tascam CA-XLR2d Audio XLR.

Schermo snodato sul retro, mirino elettronico da 0,5 pollici e 5,76 MP e display di stato sulla piastra superiore sono gli stessi (ottimi) della EOS R5.

Nuovi formati video

La EOS R5 C registra internamente nel formato Cinema RAW Light che garantisce riprese a 12 bit con un’ampia gamma dinamica e cromatica, e allo stesso tempo file di dimensioni più gestibili. Canon ha anche introdotto tre nuove opzioni per il formato RAW 12 bit: RAW HQ (High Quality), RAW ST (Standard Quality) e RAW LT (Light Quality). Ciò consente agli utenti di selezionare la modalità in base alle proprie esigenze di ripresa e al workflow di produzione adottato.

In 8K full-frame le modalità accessibili sono esclusivamente ST (30p) e LT (60p), con bitrate rispettivamente di 2 Gbps e 2,6 Gbps. Il limite, dichiara la stessa Canon, è imposto dalle performance attuali delle schede CFexpress che non sono in grado di operare in scrittura a velocità superiori. L’HQ si attiva nelle modalità crop S35 5,9K/30p a 2,12 Gbps e S16 2,9K/60p 1,07 Gbps.

Oltre al formato Cinema RAW Light a 12 bit, EOS R5 C supporta l’XF-AVC a 10 bit di Canon (fino a 810 Mbps) e varie opzioni MP4. Il sensore consente inoltre di registrare video 4K e Full HD dalla straordinaria nitidezza tramite oversampling interno da 8K, anche a elevato frame rate come ad esempio 4K 120p, senza ritagli e con la messa a fuoco automatica attiva. 

Tornando alle memory card, ci sono due slot dedicati. Uno per le schede CFexpress 2.0 Tipo B e uno per le classiche SD UHS-II. È possibile registrare simultaneamente su due schede con formati, risoluzioni e profondità di bit diversi. Oppure salvando il filmato su una card e l’audio WAV sull’altra.

All’occorrenza, è possibile anche registrare i video RAW sul recorder esterno Ninja V+ di Atomos via HDMI, a un massimo di 30 frame al secondo e una profondità di 10 bit.

Novità in EOS Cinema, possiamo sfruttare l’app Canon Content Transfer Mobile per collegare la EOS R5 C a un iPhone via USB o Wi-Fi per inviare il materiale direttamente alla stazione di broadcast, con la possibilità di modificare i metadati prima dell’invio.

Il doppio slot per le schede di memoria CFexpress e SD UHS-II della EOS R5 C.

www.canon.it

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