Fièvre di Lorenzo Castore in mostra a Milano

Alessia Paladini Gallery ospita gli scatti in bianco e nero di Lorenzo Castore riuniti nella mostra Fièvre.

18 Settembre 2024 di Redazione

Dal 19 settembre al 9 novembre 2024 sarà possibile visitare Fièvre, la mostra che inaugura la nuova stagione espositiva 2024-25 di Alessia Paladini Gallery.

Gli incredibili bianchi e neri di Lorenzo Castore, accumulati nell’arco di un trentennio, sono i protagonisti di Fièvre ed evidenziano la personalità in fermento dell’artista, spasmodico nel suo tentativo di catturare i momenti e i soggetti in uno scatto eterno e perfetto.

Reale e immaginario con Lorenzo Castore

Le immagini sono un inno alla forza creativa: divise tra il tangibile e il metaforico, tra la fisicità quasi vorace dei corpi e la delicatezza degli istanti. Le opere di Castore rincorrono l’intento di rendere visibili tutti gli angoli nascosti dello scibile umano. Come in un delicato gioco tra amanti, Castore si fonde con la sua macchina fotografica dando voce a luci, angolazioni, movimenti, ombre.

© Lorenzo Castore. Giorgio. New Delhi, India 1997. Courtesy Alessia Paladini Gallery

“Seguire qualcosa che mi attrae e che non riesco a catturare, questa è l’essenza stessa del mio rapporto con la fotografia. L’illusione dell’approccio, il brivido imprevisto, la sorpresa inattesa quando tutto sembra perduto”. Lorenzo Castore esprime il suo modo di vivere e intendere la fotografia in un’intervista con Caroline Benichou, che ne ha curato la monografia.

“Questo ha molto a che fare con una sete di vivere legata a un’irresistibile attrazione per il mistero. La fotografia è il mezzo che mi permette di essere il più visceralmente nel presente alla ricerca di qualcosa di segreto, di cui non so parlare e che so ancora meno spiegare. L’energia che si sprigiona dalla mia pratica fotografica mi interessa. È molto fisica e impulsiva, ma tende a qualcosa di immateriale e trascendente, in relazione con l’esperienza del reale”.

“Ogni volta cerco di creare un nuovo linguaggio in cui le immagini diventano musica attraverso mezzi imprevedibili. Idee, dialoghi, intenzioni, intuizioni, ossessioni, tentativi… ma seguendo la mia stella polare, cioè l’origine di ciò che mi ha guidato fino a quel punto”.