27 Settembre 2020 di Redazione Redazione

Panorami come quello qui sopra sono il “soggetto” dei fotografi paesaggisti: i luoghi, tanto importanti che spesso la ricerca di quello migliore richiede più tempo di quanto ce ne voglia poi per immortalarlo. La maggior parte delle immagini più belle che vediamo sulle riviste o su Internet non è frutto del caso e delle coincidenze (anche se un po’ di fortuna ci vuole!): che sia in campagna, in montagna, sul mare, in città o in un bosco, la pianificazione è indispensabile per ridurre le variabili e aumentare le probabilità di ottenere una foto emozionante. La ricerca delle giuste location è parte del processo creativo. Per eseguire una buona ricerca possono bastare strumenti a cui è facilissimo accedere: mappe cartacee, servizi come Google Earth, app quali Photo- Pills, Dark Sky e Photographer’s Ephemeris… Tutti possono aiutarci a capire la conformazione del paesaggio, le condizioni climatiche previste e, non da ultimo, la direzione della luce. Ogni luogo ha però anche aspetti unici che dobbiamo saper cogliere per darne un’interpretazione spettacolare: scopriamoli in questa rubrica.

4#Boschi e foreste

Le aree boschive, in particolare il sottobosco, offrono possibilità infinite, ma coglierne il fascino non è affatto facile: richiedono infatti alcune accortezze…

Luce

Non sono molti i casi in cui un cielo coperto, magari piovoso, può entusiasmarci, ma per fotografare in un bosco è l’ideale: una giornata soleggiata creerebbe troppo contrasto, slavando dettagli e colori. In alcuni casi può funzionare il controluce, per esempio quando il sole scintilla tra le foglie autunnali.

Bosco - © Francesco Maria Garbugli

© Francesco Maria Garbugli

Fiori

Un tappeto di fiori aggiunge colori e motivi che riescono a spezzare la ripetitività dei tronchi verticali e può dare più tridimensionalità all’immagine, offrendo all’osservatore l’illusione di poter fare un passo nella scena. Possiamo anche isolare un singolo esemplare con un obiettivo macro o tele e aprire molto il diaframma per sfocare lo sfondo. La luce morbida è la migliore: se la giornata è variabile, aspettiamo che una nuvola copra il sole.

Creare l’ordine

Quando camminiamo in un bosco, ci accorgiamo di quanto sia caotico e di quanto sia difficile estrarne una composizione efficace. Prendiamoci il tempo di osservare le relazioni tra gli alberi. Basta un passo di lato per fare la differenza nel modo in cui si fondono e si sovrappongono. Anziché usare il grandangolo, che include troppo in un ambiente così ricco, affidiamoci al teleobiettivo per isolare motivi e dettagli delle foglie.

Obiettivi

È proprio la scelta dell’obiettivo che può stravolgere l’atmosfera dell’immagine. Un’ottica grandangolare aiuta a dare più profondità se inquadriamo dal sottobosco fino al fondale degli alberi. Le focali più lunghe, d’altra parte, aumentano la compressione dei tronchi. Fotografiamo ogni scena con obiettivi diversi per vedere come cambia il risultato.

bosco

Guardiamo in alto

Il paesaggio non è solo quello che vediamo a livello del terreno. Ricordiamoci che boschi e macchie di alberi presentano l’opportunità ideale per dare un’occhiata in alto e catturare il dettaglio e il gioco di luce di rami e foglie sopra di noi. Quando decidiamo di puntare la nostra fotocamera verso l’alto, proviamo anche a usare i tronchi più vicini a noi per creare forti linee di entrata che accompagnino lo sguardo dell’osservatore nell’immagine.

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