Vediamo in che modo il cursore Vividezza interviene sul colore, quando usarlo e in cosa si differenzia da Saturazione.

18 Novembre 2021 di Redazione Redazione

Dopo aver parlato di Saturazione, vediamo in che modo il cursore Vividezza interviene sul colore.

Il cursore Vividezza

Questo cursore funziona in modo diverso rispetto a Saturazione. Infatti, aggiunge intensità solo ai colori meno saturi. È inoltre progettato per proteggere i toni della pelle dagli eccessi. Spingendolo agli estremi i risultati saranno comunque troppo marcati, ma non quanto usando il cursore Saturazione.

Nei paesaggi, aggiungere troppa Vividezza porta a una maggiore spinta dei blu. Infatti, è per questo motivo che
nella paesaggistica si raggiunge il miglior compromesso sfruttando i due cursori insieme.

È nei ritratti che questo strumento dà il meglio: consente di arricchire i colori dello sfondo senza alterare l’aspetto dell’incarnato.

In pratica

vividezza

Vividezza +20 I colori più tenui vengono vivacizzati con un buon effetto generale.

vividezza

+50 I colori stanno diventando più incisivi, ma sono comunque coerenti.

vividezza

+100 Il blu domina sugli altri colori, a spese dei toni più caldi.

vividezza

Saturazione + 25 e Vividezza +25 Bilanciando i due valori, miglioriamo il colore nei paesaggi.

vividezza

Vividezza -100 A differenza di Saturazione, qui persiste sempre un po’ di colore.

L’eccezione conferma la regola 

Quando elaboriamo immagini di paesaggio, tra Saturazione e Vividezza è quasi sempre consigliabile muovere il primo cursore. Il secondo è più indicato per i ritratti o su foto con molto cielo. Possiamo anche usarli entrambi, ma attenzione a non saturare troppo i toni della pelle!

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