Impariamo a utilizzare le gelatine per simulare l’effetto delle luci di un locale notturno e dare brio ai nostri ritratti.

31 Agosto 2022 di Redazione Redazione

Vogliamo realizzare splendidi ritratti in studio… a casa? Ecco i suggerimenti del fotografo professionista Canon Phil Barker per allestire il set, gestire la luce e interagire con il soggetto.

Ritratti in studio #5

Per questo ultimo allestimento, abbiamo puntato tutto sull’atmosfera. Abbiamo chiesto alla modella di indossare maglioncino nero a collo alto, giacca di pelle e cappello. È stranissimo scattare contro una parete bianca e vederla così buia nelle immagini, con tutte le luci puntate sul soggetto!

ritratti

Phil ha usato una gelatina azzurra (1) sull’unità a sinistra del set (all’interno del softbox) e una arancione (2) su quella a destra (nello stripbox) per simulare l’effetto delle luci di un locale notturno. «Sono un grande fan delle gelatine. Rappresentano un modo semplicissimo di dare un twist contemporaneo a ogni scatto», si è entusiasmato Phil.

L’illuminazione principale è stata fornita invece da un softbox più grande (3), a destra, parzialmente schermato dal pannello di polistirolo (4), in modo che la luce cadesse solo sul viso. 

Il bilanciamento del bianco è stato impostato sul predefinito per il flash, perché tre luci con tre diverse temperature del colore avrebbero facilmente ingannato la fotocamera. Il tocco finale è stata una delicata elaborazione sui canali di blu e viola del file RAW, che ha enfatizzato l’effetto neon dell’immagine.

Come usare le gelatine

Le gelatine (sostanzialmente pellicole trasparenti di plastica colorata ignifughe) sono un modo tanto economico quanto efficace di trasformare la luce di un ritratto. «Potete acquistare set di gelatine pretagliate e porta gelatine, ma potete anche ritagliare a misura fogli di pellicola e fissarli davanti ai flash (all’interno del diffusore). 

Le gelatine permettono anche di trasformare uno sfondo bianco in uno colorato senza acquistare un nuovo rotolo!

La luce modellante

Uno dei vantaggi più trascurati delle unità da studio è la possibilità di usare la luce modellante per vedere con precisione dove cade la luce sul soggetto», spiega Phil. «Inoltre, in uno studio buio, con le luci spente per evitare ogni illuminazione indesiderata, la luce modellante aiuta il sistema AF ad agganciare il fuoco prima del lampo del flash e dell’esposizione».

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