Anche se in genere sarebbero un errore, i ritratti mossi sono un modo divertente di sperimentare con le lunghe esposizioni.

14 Agosto 2023 di Redazione Redazione

In genere, i ritratti mossi sono l’ultima cosa che vorresti ottenere da una sessione fotografica. Talvolta, però, puoi provare a usare tempi lunghi ed esposizioni multiple per catturare una serie di immagini dinamiche e originali.

Ritratti mossi… volutamente!

Quando pensi ai ritratti, probabilmente le lunghe esposizioni e il mosso sono le ultime cose che ti vengono in mente! Ma in questo tutorial scoprirai come usare la sfocatura da movimento per creare una serie di incredibili ritratti più o meno astratti nel comfort di casa tua. Anche se le foto di questo articolo possono sembrare scattate con l’illuminazione artificiale di uno studio, in realtà sono state realizzate in casa sotto luce naturale, semplicemente posizionando la modella vicino a una grande finestra. Per rendere le cose un po’ più professionali, puoi aggiungere un fondale fotografico.

I fotografi di ritratto di solito preferiscono la flessibilità dello scatto a mano libera, ma per un progetto come questo il treppiede è essenziale. Infatti, con i tempi lenti vogliamo catturare la sfocatura prodotta dal movimento del soggetto, non da quello della fotocamera. Una volta preparato il set, può finalmente iniziare il vero divertimento. Si tratta di un progetto particolarmente interessante perché invita alla creatività: non c’è un risultato giusto o sbagliato. Una volta presa la mano con questa tecnica, otterrai il massimo quando penserai fuori dagli schemi.

La tecnica passo passo

1 – Scegli la posizione

Mettiti accanto a una grande finestra, che deve essere a lato della modella. Se i raggi del sole dovessero colpire direttamente il soggetto, creerebbero luci e ombre troppo dure. Assicurati, quindi, che la luce naturale sia indiretta o diffusa (ad esempio da un cielo nuvoloso o da una tenda). Qui abbiamo usato l’elegante Fondale Vintage pieghevole 1,5×2,1 m di Manfrotto (273 €), ma un semplice muro o un lenzuolo avrebbero rappresentato una buona alternativa.

2 – Prepara il treppiede

L’obiettivo è catturare la sfocatura “da movimento”, lasciando il resto dell’immagine nitido. Per via dei tempi di posa lunghi che userai, la macchina fotografica deve rimanere perfettamente immobile: un treppiede robusto è dunque d’obbligo. Un sistema di scatto remoto ti aiuterà inoltre a sincronizzare gli scatti con i movimenti della modella senza dover toccare la macchina fotografica, evitando così possibili vibrazioni indesiderate.

3 – Imposta la fotocamera

ritratti mossi

Abbiamo lavorato in manuale per controllare velocità dell’otturatore, ISO (100) e apertura. Nel nostro caso, i tempi di posa sono variati da 1/4 di secondo a 1,3 secondi – con la maggior parte degli scatti della sessione realizzati a 1/2 secondo. Anche a f/2.8 non abbiamo avuto problemi di messa a fuoco: l’AF a punto singolo è risultato efficace nel mettere a fuoco perfettamente l’occhio più vicino alla fotocamera all’inizio di ogni esposizione.

4 – Allunga i tempi per ritratti mossi

Quasi tutte le nostre foto sono state realizzate semplicemente impostando una lunga esposizione e chiedendo alla nostra modella di eseguire un movimento. I movimenti di lunga durata e ampi creano scie del tutto astratte; se invece la modella rimane inizialmente ferma e aggiunge poi qualche forma di movimento (o viceversa), otteniamo una figura più nitida con sfumature di movimento a circondare elegantemente il soggetto.

5 – Doppia esposizione

ritratto con lunga esposizione

Se la tua macchina fotografica dispone di una modalità di esposizione multipla, combina quest’ultima possibilità con tempi di posa lenti per creare una resa molto simile all’effetto “seconda tendina” quando si usa il flash. L’immagine qui sopra è una doppia esposizione; il primo scatto è un ritratto convenzionale, mentre per la seconda esposizione la modella si è mossa creando le scie.

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