Impariamo a usare un gobo e a curare l’illuminazione per dar vita a un intrigante ritratto in stile “film noir”.

11 Gennaio 2023 di Redazione Redazione

Oggi scopriamo come realizzare un ritratto in stile “film noir”, utilizzando un particolare modificatore e cercando il perfetto equilibrio tra luce e ombra…

Come realizzare un ritratto in stile “film noir”

Lo stile “film noir” è ovviamente ispirato alla fotografia cinematografica hollywoodiana degli anni ’40 del secolo scorso. È contraddistinto da atmosfere drammatiche e ambienti cupi, illuminazione in low-key ed elevato contrasto ed è tuttora molto popolare.

Il segreto del successo di uno scatto di questo genere è nel perfetto equilibrio tra luce e ombra. Controllando con estrema cura le luci, possiamo creare il tipico senso di mistero e melodramma.

I ritratti in bianco e nero in stile film noir più riusciti risultano unici e sofisticati: se vogliamo arricchire il nostro portfolio personale con un tocco particolarmente glamour, sono una strada da esplorare.

Per aiutarci con l’illuminazione a tema, usiamo un “gobo”: si tratta di un modificatore sagomato da collocare tra la sorgente luminosa e il soggetto, in modo da proiettare su quest’ultimo ombre o motivi.

I gobo si usano per creare ogni genere di effetto, dalle ombre più semplici ai disegni più intricati. Sono utili e divertenti tanto per una semplice sperimentazione quanto per dare uno studiato tocco teatrale all’illuminazione.

Il ritratto di esempio è stato illuminato con un’unità Pixapro Optical Snoot Spot Projector, da usare con gobo e con un obiettivo che proietti il motivo di luce. Lo snoot ottico Pixapro offre un’ampia gamma di gobo presagomati con forme e motivi diversi, che si inseriscono in un apposito slot tra luce e obiettivo.

L’obiettivo ideale da abbinare è un’ottica fissa e luminosa, che lasci passare più luce possibile. Le diverse focali proiettano i motivi in dimensioni diverse: più sono corte e più la proiezione è estesa. La lunghezza più pratica per un ritratto è tra i 35 mm e i 50 mm.

Non esistono però solo costose proposte commerciali: possiamo anche costruire da soli il nostro gobo, ritagliando il motivo desiderato in un cartoncino, che poi frapporremo tra la sorgente di luce e il soggetto. Il fai-da-te è un’ottima soluzione per sperimentare, tirare fuori la nostra creatività ed evitare di spendere una fortuna – e le possibilità sono infinite.

Passo passo

1 – Procuriamoci i gobo

I gobo sono sagome di metallo che inseriamo davanti all’unità luce per proiettare ombre di specifiche forme sulla scena. Per questo scatto è stato usato un gobo del Complete Kit di Pixapro con un Pixapro Optical Snoot Spot Projector come sorgente di luce (lo troviamo su eBay e Amazon). In alternativa, cerchiamo i prodotti analoghi di Neewer.

2 – Installiamoli

Un obiettivo fisso 35 mm o 50 mm è una buona scelta da abbinare a un proiettore o a uno snoot ottico predisposto con l’attacco giusto – ci permetterà di mettere più o meno a fuoco il gobo. Scegliamo un gobo il cui disegno replichi una finestra o una tapparella e inseriamolo nello slot dietro l’obiettivo.

3 – Il setup della fotocamera

Impostiamo la fotocamera in modalità manuale con un tempo di posa di 1/125 di secondo, diaframma f/8 e ISO 800. Se necessario, qualora il risultato ci sembrasse troppo scuro, alziamo il livello ISO. Selezioniamo lo Stile foto Monocromo per vedere l’anteprima Live View in bianco e nero.

4 – Scatti di prova

Realizziamo uno scatto di prova e avviciniamo lo snoot ottico al soggetto per rimpicciolire la proiezione o allontaniamolo per estenderla. Le ombre chiuse sono tipiche di questo stile, ma prestiamo attenzione a dove cadono: gli occhi ed eventuali altri elementi chiave devono rimanere visibili!

5 – Ombre più morbide

Ruotiamo l’anello di messa a fuoco dell’obiettivo montato sul proiettore per regolare la definizione del motivo luminoso. Possiamo scegliere ombre dure e nitide, con un nero più profondo, oppure ammorbidirle, con un effetto meno netto: è solo questione di gusto personale.

6 – L’editing

Convertiamo l’immagine in bianco e nero e apportiamo gli ultimi tocchi per un classico impatto da film noir. Possiamo accentuare il contrasto anche in programmi come Adobe Camera Raw, agendo sui cursori di Contrasto, Luci, Ombre, Bianchi e Neri.

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