Nell’ambito del Premio Ponchielli, il GRIN ha premiato anche i migliori libri fotografici: “Taxonomy of the Barricade” e “УYY”.

8 Febbraio 2023 di Redazione Redazione

Il GRIN – Gruppo Redattori Iconografici Nazionale ha premiato, nell’ambito del Premio Ponchielli 2022, anche i migliori libri fotografici. Si tratta di Taxonomy of the Barricade di Wolfgang Scheppe e di УYY di Yelena Yemchuk.

Così Claudio Corrivetti, presidente di giuria del Premio Ponchielli, ha motivato il riconoscimento: “due libri ex aequo perché abbiamo percepito e rilevato come le fotografie di queste narrazioni siano davvero importanti per la nostra cultura e ci auguriamo vengano diffusi e fruiti da molti lettori. Augurandoci che ci sia un futuro per più libri, più autori e più lettori”.

Sul sito del GRIN si possono scoprire tutti i vincitori e finalisti del Premio Ponchielli 2022

Il GRIN premia i migliori libri fotografici

Taxonomy of the Barricade. Image acts of political authority in May 1968 di Wolfgang Scheppe (Nero Editions, 2021) ripercorre le giornate del ’68 tra le barricate di Parigi. Particolare la scelta di pubblicare solo fotografie provenienti dagli archivi della polizia.

Il volume, inoltre, è inframmezzato per ogni sedicesimo da un inserto, un quartino di carta argentata che riflette le immagini impresse sulle pagine di fianco, come a voler amplificare il loro contenuto, come a voler giocare con un doppio. Sui risguardi è stampata una mappa con la vista di Parigi dall’alto.

Particolare anche la scelta del formato: 14×19,5 centimetri, medio-piccolo. Un formato che agevola il lettore a poter viaggiare con il libro, a poterlo portare con sé.

УYY di Yelena Yemchuk

Tra i migliori libri fotografici premiati dal GRIN c’è poi УYY di Yelena Yemchuk (Départ pour l’image, 2022). УYY è l’acronimo di Україна Yelena Yemchuk, che significa “Ucraina” in lingua slava seguita dal nome dell’autrice.

Il volume è un dialogo tra le fotografie, i dipinti e l’archivio personale dell’autrice. Dando vita alla commistione di due diversi linguaggi, entrambi ugualmente importanti per il modo di esprimersi di Yelena Yemchuk. Il libro si caratterizza inoltre per l’utilizzo di tipologie di carta differenti e offre emozioni inaspettate, non solo in termini visivi, ma anche come esperienza tattile molto particolare.

È un racconto lungo e intenso, che si svolge a ritroso in tre capitoli: dall’attualità all’infanzia dell’autrice, in un insieme di immagini che ci raccontano momenti, storie di luoghi e persone e che ci invitano a uscire dai confini del senso comune.

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