Ogni Nikon, di qualsiasi livello, racchiude piccole gemme nascoste nella struttura di menu e controlli. Scopriamole e fotografare con creatività diventerà un processo naturale! Naturalmente, fotocamere e modelli diversi offrono funzioni e specifiche diverse. I suggerimenti e i trucchi delle prossime pagine non sono disponibili su tutte le fotocamere di tutte le classi. Per questo, ognuno esibisce l’etichetta della categoria per cui è applicabile:
- E > Entry-level (D3500, per esempio)
- I > Intermedio (come la D5600)
- A > Avanzato (D750, D780…)
- P > Professionale (D500, D850 o D6)
#Scatti avanzati
- Spazio colore (EIAP). Qui le scelte sono due: sRGB è lo spazio colore standard, usato dalla stragrande maggioranza dei dispositivi di visualizzazione, mentre Adobe RGB è uno spazio, o “gamut”, più esteso ed è preferibile per aprire una gamma cromatica più ampia nelle stampe specialistiche.
- Registrazione NEF (IAF). Tutte le fotocamere Nikon possono salvare in formato RAW (NEF). I modelli di fascia più alta però permettono di scegliere tra profondità colore 12 bit o 14 bit e tra compressione normale o “lossless”, con perdita nulla di qualità di immagine.
- Bilanciamento personalizzato (EIAP). In luci miste, per esempio naturale con accenti artificiali, è meglio creare e adottare un bilanciamento personalizzato fotografando cartoncini grigi 18% specialistici – ma anche un foglio bianco di carta può andare bene.
- Riduzione rumore ad alti ISO (EIAP). Sulle D3xxx che ce l’hanno, la Riduzione disturbo su ISO elevati può essere solo accesa o spenta, un po’ come il D-Lighting attivo, mentre sui modelli più avanzati possiamo scegliere diverse intensità di applicazione. La funzione limita la comparsa e l’evidenza del rumore, ma ai livelli più aggressivi possono andare persi anche dettagli e texture.
- Posa B (EIAP). Le lunghe esposizioni sono splendide per le vedute urbane not- turne e per catturare le scie luminose lasciate dai fari delle auto come dalle stelle. Le normali modalità di scatto però offrono un tem- po massimo di posa di 30 secondi. Passiamo alla modalità manuale e scegliamo il tempo di posa B, per poter tenere aperto l’otturatore per tutto il tempo che ci serve (usiamo un treppiede).
- Esposizione anticipata (IAP). È un’altra soluzione, più automatizzata, al problema della morbidezza introdotta dalle vibrazioni del movimento dello specchio: l’apertura dell’otturatore è ritardata di un paio di secondi rispetto alla pressione dello scatto.
- Flash e ISO Auto (EIAP). ISO Auto funziona molto bene in combinazione con i flash Nikon dedicati: la fotocamera regola il livello ISO automaticamente per bilanciare l’esposizione del primo piano illuminato dal flash con quelle delle aree più distanti.
- Bracketing dell’esposizione (AP). La funzione Bracketing AE permette di catturare una serie di scatti con diversi valori di esposizione: usiamola in abbinamento con l’avanzamento continuo per completare in automatico la sequenza.
- Modo HDR (IAP). È una modalità automatica di cattura e fusione di scatti esposti in bracketing, presente su un numero crescente di fotocamere Nikon. Le immagini HDR mostra- no eccellente dettaglio dal- le ombre più scure alle luci alte più intense.
- In manuale con ISO Auto (IAP). La funzione ISO Auto è comodissima in modalità di esposizione manuale. Entro certi limiti, permette di scegliere il tempo di posa e l’apertura di diaframma desiderati, lasciando alla fotocamera l’impostazione della sensibilità.
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