16 Marzo 2019 di Vanessa Avatar

Con l’arrivo della primavera perché non sfruttare quello che la natura ci offre per foto spettacolari? In giardino, cerchiamo minuscole e coloratissime creature come le coccinelle e sperimentiamo interessanti composizioni combinando con i fiori per ottenere fantastici close-up.
Se siamo abbastanza fortunati da possedere un giardino, sfruttiamone le potenzialità per dedicarci alla fotografia naturalistica! Le piante in piena fioritura offrono splendide opportunità per realizzare colorati close-up, combinando fiori e fauna selvatica.
Le riprese ravvicinate sono estremamente gratificanti perché si scopre, si esplora e si fotografa un mondo in miniatura spesso trascurato. Avremo bisogno di attrezzatura che ci permetta di produrre immagini ad alto ingrandimento di soggetti piccolissimi, piazzati a pochi centimetri dal nostro obiettivo. L’opzione ideale è un obiettivo macro, che offre un rapporto di ingrandimento a grandezza naturale (1:1) e una distanza di messa a fuoco molto ravvicinata, e consente di riempire l’intero fotogramma anche con soggetti di piccole dimensioni. Usiamo il treppiede in modo da poter perfezionare la composizione e lasciare la macchina fotografica ferma in posizione. Le foto non saranno compromesse dalle vibrazioni anche con i tempi di posa più lenti. Un piccolo pannello riflettente argento/bianco sarà utile per riempire le ombre, ma non è così essenziale.
È possibile trovare, per esempio, una coccinella in posizione ideale e con lo sfondo perfetto, ma è più probabile che si renda necessario preparare un “set” per poi introdurre l’insetto in scena. È fondamentale avere allestito tutto in anticipo, perché la coccinella non farà da modella per troppo tempo… Per questo è importante il treppiede: possiamo creare la composizione che ci piace e poi, una volta inserita la coccinella nel set, iniziare a scattare. Se l’animaletto si muove, spostiamo lui, non la fotocamera! Con i close-up, la profondità di campo è limitata, quindi assicuriamoci di aver messo a fuoco correttamente. Selezioniamo un singolo punto AF, per non rischiare che la fotocamera metta a fuoco dove non deve. Quello centrale di solito è il più sensibile. Iniziamo aprendo il diaframma tra f/5 e f/8, poi dopo un paio di scatti, realizziamo una sequenza di foto con diverse impostazioni di apertura per catturare le immagini con lo sfondo un po’ più nitido o un po’ più sfocato. Una volta ottenuta una serie di immagini che ci soddisfa, cambiamo leggermente l’angolo di ripresa e verifichiamo quanto l’operazione influisca sul risultato: potremmo avere gradite sorprese.

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