Mostre, installazioni, laboratori danno vita alla seconda edizione di Artlab Eyeland - l’isola delle arti.

23 Maggio 2024 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Dal 25 maggio al 30 giugno 2024 torna a Taranto Artlab Eyeland – l’isola delle arti, giunto alla seconda edizione. Non semplicemente un festival di fotografia e arte ma un vero e proprio laboratorio creativo che ha visto e vede il coinvolgimento diretto dei cittadini, per raccontare Taranto attraverso i loro occhi e la loro voce.

L’apertura ufficiale al pubblico si terrà sabato 25 maggio dalle ore 20 a Palazzo Galeota con un dj set di Matteo D’Amario e, a seguire, un live set di Trevize, il nuovo progetto di uno dei componenti della band Bento, vincitrice della call Music for PhEST nell’edizione 2023 del festival.

Artlab Eyeland: Terra Madre

Terra Madre è il tema di questa seconda edizione, scelto dal direttore artistico Giovanni Troilo, da Arianna Rinaldo, curatrice delle proposte fotografiche, da Roberto Lacarbonara per l’arte contemporanea e da Cinzia Negherbon alla direzione organizzativa. Un omaggio alla Città di Taranto che si articola in discorsi sulla terra d’origine e sulla cura dell’ambiente e in un lavoro su e con le madri del quartiere Tamburi.

Quest’ultimo lavoro ha visto protagonista la fotografa australiana Lisa Sorgini, ospite dell’evento in residenza d’artista. La fotografa, nelle scorse settimane, ha coinvolto donne e bambini di Tamburi, quartiere fortemente condizionato dalla prossimità al polo siderurgico dell’Ilva. La selezione di immagini e vissuti è diventata una mostra ospitata tra Postierla Immacolata, Vico Galeota e Palazzo Galeota. Qui Lisa Sorgini, presente all’inaugurazione del 25 maggio, inaugura anche la mostra Mother, una selezione degli scatti più iconici del suo percorso artistico, legato in particolare al tema della maternità.

Dalla serie Mother © Lisa Sorgini
Dalla serie Mother © Lisa Sorgini

Installazioni e mostre

Due le installazioni site specific presenti a questa seconda edizione di Artlab Eyeland. La misura di un intervallo di Giovanni Termini e Love Training di Giovanni D’Urso.

Palazzo Galeota ospita la mostra The Day May Break di Nick Brandt, con immagini che ritraggono persone e animali colpiti dalla distruzione ambientale. Si potranno inoltre ammirare le proiezioni di Pianeta acciaio, diretto nel 1962 da Emilio Marsili, con soggetto di Luciano Emmer e sceneggiatura di Dino Buzzati, e Acciaio tra gli ulivi di Giovanni Paolucci, due brevi film custoditi dall’Archivio Ilva Italsider e messi a disposizione dalla Fondazione Ansaldo.

Dalla serie The Day May Break. Halima, Abdul e Frida © Nick Brandt
Dalla serie The Day May Break. Halima, Abdul e Frida © Nick Brandt

Grazie alla partnership con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Chiostro dell’Università ospiterà R(h)ome di Caimi & Piccinni. Si tratta di un progetto fotografico ancora in corso che propone una riflessione sulle città che stanno vivendo una dinamica o controversa metamorfosi.

Dalla serie RhOME © Caimi & Piccinni Artlab Eyeland Taranto
Dalla serie RhOME © Caimi & Piccinni

GATA Galleria Taranto ospita i lavori vincitori del Premio Isola Madre, call rivolta agli artisti di Taranto e provincia. Sono Ultrà di Luigi Colella e Scala 1:1 di Alessandra Gervasio.

Nel suo intento di coinvolgere attivamente i cittadini di Taranto, con l’obiettivo di creare contenuti, favorire la socializzazione e restituire vitalità alla città, Artlab Eyeland organizza laboratori accessibili gratuitamente a cittadini di ogni età ed estrazione sociale. Quest’anno sono in programma, con partenza da lunedì 27 maggio, i laboratori di illustrazione con Nicola Sammarco di Animatà, serigrafia naturale con Ammostro e songwriting con Fido Guido.

Info

Programma completo: www.artlabeyeland.it

Artlab Eyeland è organizzato da PhEST – associazione che promuove anche il Festival Internazionale di fotografia e arte di Monopoli – con il sostegno del Comune di Taranto, il patrocinio della Regione Puglia e della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo con sede a Taranto. In partnership con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

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