Alla Leica Galerie Milano due storie d’amore raccontate attraverso gli scatti di Jacob Aue Sobol e della moglie Sara.

29 Dicembre 2023 di Redazione Redazione

Raccontano di legami profondi, di natura e famiglia gli scatti in bianco e nero di Jacob e Sara Aue Sobol ospitati alla Leica Galerie Milano, all’interno di Leica Store, sino a fine gennaio 2024.

La mostra di Jacob e Sara Aue Sobol alla Leica Galerie

Il titolo dell’esposizione, James’ House e Hunting Heart, a cura di Maurizio Beucci e Claudio Composti, fa riferimento ai due progetti in mostra.

Da una parte James’ House, racconto, per immagini, dei tre anni che Sobol ha vissuto in Groenlandia e dell’incontro con James, un uomo Inuit che gli ha permesso di imparare a cacciare, pescare, sopravvivere in condizioni estreme. Ricorda Jacob: «James mi ha insegnato come avvistare le foche e usare gli strumenti di un cacciatore. Mi ha insegnato quando parlare e quando tacere. Come essere presenti. Per gli anni in cui sono stato a Tiniteqilaaq, la casa di James sembrava il centro dell’universo. Era piena di risate, pianti e silenzio. Un luogo di calore e di abbraccio».

Dall’altro Hunting Heart, lavoro a quattro mani, in cui la visione di Jacob si intreccia con quella della moglie Sara per condividere con il pubblico uno sguardo intimo sulla loro vita familiare. Se nelle immagini di Jacob è sempre il bianco e nero a dominare, la visione di Sara emerge grazie all’uso del colore. Entrambi parlano dei loro figli, della loro casa, della quotidianità ritratta con intensità ed emozione.

Hunting Heart di Jacob Aue Sobol Leica Galerie Milano
Hunting Heart di Jacob Aue Sobol

Commenta Claudio Composti: «Famiglia. Natura. Fotografia. Parole fondamentali per Jacob Aue Sobol. Tutte le sue fotografie in fondo sono storie d’amore. Amore per la vita. Per l’altro. Per la famiglia. James’ House e ancor di più Hunting Hearts sono storie d’amore. Un’esperienza essenziale che ha cambiato Jacob è l’incontro con Sara, da cui ha avuto i suoi due figli e con cui condivide la vita e l’approccio alla fotografia: anche lei è fotografa e co-autrice di questo progetto. Tutto il loro mondo è raccontato in uno scatto continuo, come un flusso di coscienza per immagini, in un circolo inscindibile che compone il loro quotidiano».

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