4 Gennaio 2019 di Vanessa Avatar

Man Ray

Man Ray (1890-1976) nato Emmanuel Radnitzky, statunitense, artista, dal 1921 si trasferì a Parigi (“Un dada non può vivere a New York” disse) dove aprì uno studio fotografico e iniziò a far parte della scena artistica europea, applicando la sua ricerca anche alla fotografia commerciale e di moda. È stato tra i più influenti artisti del XX secolo

Man Ray: tra i più influenti artisti del XX secolo

Stiamo vedendo qualcosa che non potremmo osservare senza l’intervento della luce e dell’uomo. La ricerca con Man Ray è completa: nella composizione, nelle soluzioni, nelle riprese e nella stampa. A circa un secolo dall’invenzione della fotografia la sua è ricerca artistica e concettuale. Alle rayografie decide di donare il suo nome, così come facevano i primi fotografi con i metodi che andavano brevettando. Con la rayografia Man Ray ritiene di essere tornato al fondamento stesso della fotografia: un oggetto posto su un foglio di carta fotosensibile lascerà una traccia in base alla luce che lo spazio occupato dall’oggetto avrà fermato. Sviluppando il foglio si ottiene così un negativo su carta, esemplare unico e irripetibile, senza alcun intervento meccanico da parte dell’uomo in fase di ripresa. Sempre sperimentando Man Ray giunge alla solarizzazione, o inversione dei toni. Un momento di luce durante la stampa causerà un effetto come di dissolvenza dei chiaroscuri, dando forma a una sorta di aurea emanata dal soggetto stesso. Un nuovo modo di usare la luce in fotografia oltre lo scatto.

Immagine in evidenza
Rayograph, 1922 – © Man Ray Trust / ADAGP – SIAE / Telimage – 2016

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