A Genova, 340 fotografie, dipinti e altre opere conducono alla scoperta della poetica rivoluzionaria di Man Ray.

20 Marzo 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Man Ray. Opere 1912-1975 è la mostra che celebra uno dei più grandi fotografi del Novecento, artista poliedrico capace di imprimere il suo tocco rivoluzionario anche in altri ambiti, dalla pittura alla scultura. Curata da Walter Guadagnini e Giangavino Pazzola, la mostra è ospitata a Palazzo Ducale a Genova fino al 9 luglio 2023.

La mostra di Man Ray a Genova

Attraverso circa 340 pezzi, tra fotografie, disegni, dipinti, sculture e film, provenienti da importanti collezioni nazionali e internazionali, la mostra ripercorre la biografia di Emmanuel Radnitzky, in arte Man Ray, nato a Filadelfia nel 1890 e morto a Parigi nel 1976. Cercando di cogliere la sua poetica, caratterizzata dalla volontà dell’artista di rompere gli schemi e creare nuove estetiche, combinando ironia e sensualità.

Il percorso espositivo prende, dunque, il via con una serie di autoritratti dell’artista, nei quali già si ritrova quell’idea di corpo che sarà centrale in tutta la sua produzione. A questi si affiancano alcuni ritratti di Man Ray realizzati da grandi protagonisti dell’arte della seconda metà del Novecento come Andy Warhol, David Hockney e Giulio Paolini.

La seconda sezione, New York, racconta il rapporto con la metropoli statunitense. Qui l’artista tiene la sua prima personale alla Daniel Gallery nel 1915. Inoltre, è questo il periodo in cui vedono la luce i suoi primi capolavori, come i collage della serie Revolving Doors esposti in mostra e le due versioni della scultura By Itself.

Punto focale della terza sezione è il rapporto con Marcel Duchamp, una delle voci più importanti delle avanguardie della prima metà del Novecento, mentore e amico di Man Ray. Qui si trovano due fotografie iconiche del XX secolo: La tonsure e Elevage de poussiére, entrambe realizzate nel 1921.

Parigi e la “scoperta della luce”

La sezione successiva è dedicata a Parigi, dove Man Ray giunge nel 1921, e alla “scoperta della luce”. Qui tiene una personale alla Librairie Six e pubblica i primi Rayographs, le immagini fotografiche ottenute senza la macchina fotografica che saranno accolte con entusiasmo dalla comunità artistica parigina.

In questa parte della mostra si possono ammirare le immagini dei personaggi che animavano il contesto culturale dell’epoca. Per esempio la leggendaria modella Kiki de Montparnasse, soggetto di Le Violon d’Ingres, una delle immagini più celebri del XX secolo. Ancora Lee Miller (assistente, compagna, musa ispiratrice e a sua volta grande fotografa), Erik Satie, Antonin Artaud, Georges Braque e molti altri.

mostra Man Ray a Genova
Man Ray, Le Violon d’Ingres

La mostra prosegue con le sezioni Corpo surrealista e Corpo, ritratto e nudo, che indagano due temi fondamentali della ricerca di Man Ray: il corpo e la sensualità.

Nel 1940, in seguito all’occupazione nazista di Parigi, il fotografo torna negli Stati Uniti, prima a New York e poi a Los Angeles. Sono anni in cui l’artista lavora in una sorta di ritiro solitario, dedicandosi in particolare alla pittura, come dimostra la sezione Los Angeles/Paris. Sono anche gli anni della relazione con la ballerina e modella Juliet Browner, protagonista della serie fotografica 50 Faces of Juliet, realizzata tra il 1941 e il 1955.

L’ultima sezione della mostra vede Man Ray attivo nuovamente a Parigi e in Europa, dove si consolida la sua fama di maestro dell’arte delle avanguardie.

Info

Palazzo Ducale – Appartamento del Doge
Piazza Matteotti 9, Genova

Orari: da martedì a domenica 10-19; lunedì chiuso (biglietteria chiusa dopo le 18). Aperta Pasqua e Lunedì dell’Angelo, lunedì 24 aprile e 1° maggio.

La mostra è firmata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova e Suazes. Accompagna l’esposizione un catalogo, edito da Dario Cimorelli Editore, che contiene la riproduzione di circa 150 opere, i saggi dei due curatori e un saggio di Matteo Fochessati dedicato al fondamentale rapporto tra Man Ray e l’editoria d’arte.  

www.visitgenoa.it

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