A Como una mostra sulla disposizione d’animo di Mario De Biasi e Plinio il Vecchio nei confronti del mondo naturale.

22 Maggio 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Dal 2 giugno al 23 luglio 2023, il Broletto di Como ospita la mostra di Mario De Biasi Naturalis Historia, organizzata nell’ambito delle Celebrazioni del Bimillenario Pliniano.

De Biasi, Templi di Angkor Wat
Mario De Biasi, Templi di Angkor Wat, Cambogia, 1964. Stampa vintage ai sali di argento 40×30

La mostra di Mario De Biasi a Como

A cura di Eugenio Bitetti e Massimiliano Mondelli, Naturalis Historia riunisce dunque 74 fotografie in bianco e nero di Mario De Biasi, tutte in edizione vintage e realizzate tra gli anni ’50 e i primi anni ’80. Concentrandosi sulle forme naturali – piante, minerali o animali – e sulle loro geometrie, che il fotoreporter ha immortalato nel corso dei suoi viaggi intorno al mondo, la mostra vuole indagare quella disposizione nei confronti della natura che avvicina De Biasi a Plinio il Vecchio, uno dei massimi scrittori e filosofi latini, nato a Novum Comum, l’odierna Como, tra il 23 e il 24 d.C.

Mario De Biasi
Mario De Biasi, Ragnatela, Parco delle Groane, Castellazzo di Bollate, 1967. Stampa vintage ai sali di argento 40×30

Nonostante i duemila anni che li separano, scrivono gli organizzatori, la descrizione del mondo per mezzo di geometrie minute e ritmiche proporzioni di De Biasi vale, per forza di afflato, quella tentata con la parola scritta, duemila anni fa, da Plinio il Vecchio. “Scrittore l’uno, fotoreporter l’altro, i due uomini hanno nutrito lo stesso amore per la conoscenza. La stessa oceanica curiosità per gli aspetti sensibili del mondo. La stessa commovente aspirazione a comprendere e narrare, attraverso le bellezze rispettive della parola e dell’immagine, il più possibile l’inesausta complessità e meraviglia della natura”.

De Biasi, Gocce su fili d’erba
Mario De Biasi, Gocce su fili d’erba, Como, 1968. Stampa vintage ai sali di argento 40×30

L’autore

De Biasi è nato nel giugno del 1923 a Sois, vicino Belluno. Fu per moltissimi anni legato al territorio comasco per la salda amicizia con Bruno Munari che aveva a Cardina il proprio studio-abitazione. De Biasi iniziò a fotografare nel 1945 grazie al ritrovamento fortuito di un manuale di fotografia e altro materiale fotografico tra le macerie di Norimberga, dove era stato deportato.

Ritornato in Italia, tenne la sua prima mostra personale nel 1948. Nel 1953 entrò a far parte della redazione di Epoca, periodico per il quale realizzò, in più di trent’anni, centinaia di copertine e innumerevoli reportage da tutto il mondo.

Fittissima la sua carriera espositiva. Ricordiamo la partecipazione alla rassegna Gli Universalisti alla Photokina di Colonia nel 1972. E quella alla mostra del 1994 The Italian Metamorphosis, 1943-1968 al Solomon Guggenheim Museum di New York.

Vincitore dell’Erich Salomon Preis a Colonia nel 1964, Premio Saint Vincent per il giornalismo nel 1982, premio alla carriera al Festival di Arles del 1994 e Ambrogino d’Oro nel 2006. Nel 2003 ha ricevuto il titolo di “Maestro della Fotografia Italiana” dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche). Nel 2013, durante il Photoshow di Milano, ha ricevuto il Premio AIF 2013 (Associazione Italiana Foto and Digital Imaging) alla Carriera. È morto a Milano il 27 maggio 2013.

Info

Broletto di Como
Piazza Duomo 2, Como

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.

La mostra è organizzata da Accademia Pliniana in collaborazione con l’Archivio De Biasi e Galleria 70 di Milano, patrocinata dal Comune di Como e dal Comitato per le Celebrazioni del Bimillenario Pliniano.

www.plinio23.it

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