Abbiamo visitato la mostra dei Sony World Photography Awards con la curatrice Barbara Silbe: ecco cosa ci ha raccontato.

4 Ottobre 2022 di Benedetta Donato Benedetta Donato

Siamo tornati a Palazzo delle Stelline a Milano, per visitare la mostra, inaugurata lo scorso 13 settembre, con immagini provenienti da tutto il mondo, realizzate dai vincitori e finalisti dei SWPA – Sony World Photography Awards 2022. La manifestazione, promossa dalla World Photography Organization e Sony, si attesta come uno dei premi internazionali più importanti e longevi nell’ambito della fotografia e che ha portato in Italia grandi nomi e autori emergenti, in un’esposizione visitabile fino al 30 ottobre 2022, curata da Barbara Silbe, nostra guida d’eccezione.

Barbara, oltre a essere tra le firme della nostra rivista, è giornalista presso Il Giornale e fondatrice di Eyes Open Magazine, nonché critica di fotografia. È certamente una veterana del concorso internazionale, cui partecipa da moltissimi anni. Ma questa è la sua prima discesa in campo come curatrice della mostra italiana. Un traguardo importante e un’attestazione di stima da parte dei vertici Sony.

Sony world photography Award
L’allestimento della mostra – Courtesy Sony

I Sony World Photography Awards raccontati da Barbara Silbe

Durante la nostra visita, racconta con entusiasmo l’iniziativa in cui è stata coinvolta. «È stato un lavoro molto intenso di consultazione del materiale, selezione delle immagini, ideazione del percorso espositivo, scelta delle modalità di produzione». Infatti, per la prima volta, sono esposte fotografie interamente prodotte in Italia. La consuetudine delle edizioni precedenti prevedeva l’acquisizione della mostra prodotta in Inghilterra, per cui il lavoro di cui parla Barbara era svolto altrove. Il risultato è notevole: sia dal punto di vista dell’insieme sia soffermandosi su ciascun lavoro.

Oltre alla produzione nostrana, sono tante le novità che caratterizzando questa edizione del contest. Racconta Barbara: «Innanzitutto la sede di Palazzo delle Stelline e le partnership. Fondazione Stelline negli anni ha consolidato un’attenzione particolare per la fotografia contemporanea, ospitando altre mostre di autori eccellenti. Ad affiancare questa storica istituzione milanese, troviamo Fondazione Fiera di Milano per sostenere Fondazione Progetto Arca. L’intero ricavato ottenuto dalla vendita dei biglietti sarà infatti devoluto alla Fondazione, per contribuire al lavoro continuo di Progetto Arca, impegnata nella missione umanitaria in Ucraina».

Questo aspetto è importantissimo per Sony. Così come per Barbara che, qualche anno fa, ha curato e ideato l’asta benefica La fotografia diventa nobile, con il coinvolgimento di 178 autori per una raccolta fondi eccezionale (27mila euro raccolti), andata interamente a favore di Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus.

Numeri ancora più importanti per le partecipazioni e i riscontri del contest SWPA di quest’anno, come già affermato da Cristina Papis – Responsabile Comunicazione Sony: «340.000 immagini, oltre 18.000 candidati da 211 territori di tutto il mondo. Queste le cifre di un premio per cui sono state selezionate le 180 opere presenti in mostra, a rappresentare le 10 categorie, la sezione Open e la sezione Alpha Female. La fotografia italiana – prosegue Papis – conserva un posto di rilievo, con autori nostrani che si sono distinti in diverse categorie».

I protagonisti della mostra

Tra questi troviamo: Federico Borrella, 2° posto per la categoria Wildlife and Nature all’edizione Professional con il lavoro sul traffico di animali esotici. Ancora Giacomo Orlando e Alessandro Gandolfi, 3° posto rispettivamente nella categoria Ambiente e Natura Morta, oltre al progetto di Antonio Pellicano, vincitore del National Award, Rise Up Again.

In esposizione, troviamo anche le fotografie di Adam Ferguson (Australia), Photographer of the Year, con il progetto Migrantes, seguito per la categoria Ritratto da George Tatakis (Grecia) e Brent Stirton (Sudafrica), rispettivamente 2° e 3° posto.

L’allestimento della mostra – Courtesy Sony

A proposito del progetto di Ferguson, Barbara afferma: «La sua vittoria è qualcosa che deve far riflettere sulle evoluzioni della fotografia. Si tratta infatti di una serie di autoritratti realizzati al confine tra Messico e Stati Uniti, in cui l’autore ha dimostrato grande intuizione e capacità empatica. Senza invadere la sfera privata dei soggetti, ha concesso loro le condizioni per autoritrarsi in modo che si sentissero più a loro agio. Il risultato è notevole e si può ammirare in questi scatti in bianco e nero, molto toccanti e che rappresentano un esempio di condivisione umana profonda».

Accanto a questo lavoro, troviamo esposte le fotografie di George Tatakis, dal cui lavoro è stata tratta l’immagine guida della mostra, che ritrae un gruppo di donne con indosso costumi della tradizione greca. A seguire ancora progetti di ritratti, ambiente, architettura.

L’umanità e l’ambiente ai Sony World Photography Awards

Spiega Barbara: «Sono due i grandi temi che caratterizzano questa mostra: l’umanità e l’ambiente in cui l’uomo vive. Attorno a queste due tematiche, si sviluppano i diversi lavori presentati, a partire dal ritratto, passando al racconto delle comunità, fino ad arrivare alla terra, allo spazio in cui l’essere umano vive, quindi facendo riferimento all’architettura e all’ambiente, inteso come natura. I contenuti riguardano i temi del nostro tempo, come l’identità, l’inclusione e il cambiamento climatico».

Ad affiancare i progetti di grandi nomi della fotografia internazionale, troviamo gli scatti singoli premiati per la categoria Open. In questa categoria, il vincitore assoluto è stato è Scott Wilson (Regno Unito), proclamato Open Photographer of the Year per l’immagine in bianco e nero Anger Management. Lo scatto immortala uno stallone mustang allo stato brado mentre solleva una nuvola di terra nel nord-ovest del Colorado presentata per la categoria World and Wildlife (Natura e Animali selvatici).

Sony world photography Award
© Hanna Lisava, Germany, Open Competition, Alpha Female, Sony World Photography Awards 2022

Di grande impatto la sezione Alpha Female, dedicata alla fotografia realizzata da donne, che ha premiato Dinorah Graue Obsura (Messico) e dov’è possibile ammirare i lavori di altre autrici talentuose come Hanna Lisava (Germania) e Isabela Eseverri (Venezuela).

Attenzione ai giovani

Ezra Bohm (Paesi Bassi) è lo Student Photographer of the Year 2022 premiato per The Identity of Holland. La serie di immagini è ispirata al tema Connections, con cui era stato chiesto agli studenti di presentare una storia che raccontasse il modo in cui loro stessi, o qualche altro soggetto, interagiscono con il mondo. Bohm ha quindi fotografato gli abitanti di una comunità olandese molto unita, che ancora preserva usanze e abitudini tradizionali, evidenziandone gli elaboratissimi costumi tipici e il forte legame con il patrimonio culturale olandese. Il titolo ha permesso alla sua accademia, la Nederlandse Acedemie voor Beeldcreatie, di ricevere un set fotografico di Sony del valore di 30.000 dollari.

Il percorso di mostra è articolato su due piani con fotografie stampate e allestite in maniera diversa. In questo modo si riescono a creare insiemi diversi per stili, linguaggi e modalità di produzione, accostati in un allestimento equilibrato, dotato di ritmo e che consente allo spettatore di soffermarsi su ogni lavoro con la giusta attenzione.

Il 18enne Tri Nguyen (Vietnam) si è aggiudicato il titolo di Youth Photographer of the Year 2022 con Under The Moonlight. Lo scatto fa parte di una serie di immagini realizzate per esplorare il tema dell’autoriflessione e la voglia di rompere gli schemi e di celebrare le proprie imperfezioni.

Una mostra davvero importante per conoscere gli autori vincitori e finalisti di questo prestigioso premio, accostarsi alle loro ricerche, approfondendo tematiche antiche e il nuovo interesse per gli argomenti che, sempre di più, caratterizzano il tempo dell’essere umano e del mondo i cui vive. Il nostro tempo.

© Brent Stirton, South Africa, 3rd Place, Professional, Portraiture, 2022, Sony World Photography Awards

Al museo con le famiglie

Tra le iniziative associate a questa espsizione, ricordiamo una particolare attività in occasione della Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, che si svolgerà domenica 9 ottobre alle ore 16,  coniugando il tema proposto da F@MU 2022, “Diversi ma uguali”, con i soggetti affrontati dalla mostra Sony World Photography Awards 2022.

L’iniziativa, gratuita e rivolta a bambini e ragazzi dai 6 agli 14 anni, è organizzata da PlayArt, sezione didattica della Fondazione Stelline. Per partecipare, sarà necessario prenotarsi scrivendo a: playart@stelline.it

Info

Fondazione Stelline
Corso Magenta 61, Milano

Orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20.

www.worldphoto.org

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