Operai, bambini, dame dell’alta borghesia, espressioni e volti urbani: i soggetti immortalati da Vivian Maier che animano la mostra.

16 Ottobre 2024 di Redazione Redazione

Dal 17 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025 le immagini di Vivian Maier saranno esposte tra le sale di Villa Reale a Monza. Unseen. Le foto mai viste di Vivian Maier è la nuova mostra dedicata a una delle esponenti più incisive della street photography.

Realizzata da Vertigo Syndrome in collaborazione con diChroma photography, l’esposizione porta nel cuore monzese 220 fotografie di un’autrice dall’animo riservato, e tuttavia al centro dell’attenzione. Divise in 9 sezioni, le opere portano in risalto i soggetti più cari dell’artista: la vita di strada, le scene quotidiane, i volti dei bambini e le persone ai margini della società.

Curata da Anne Morin, la mostra prevede inoltre documenti inediti, tra cui audio registrati dall’artista, filmati in formato Super 8, le macchine fotografiche da lei possedute e molto altro. In aggiunta, ai visitatori sarà data la possibilità di accedere a una sala speciale, ideata appositamente da Vertigo Syndrome, dove provare la coinvolgente esperienza di Essere Vivian Maier…

Vivian Maier, Armenian woman fighting on East 86th Street, New York, NY, September 1956, Gelatin silver print, 2012 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Vivian Maier, Armenian woman fighting on East 86th Street, New York, NY, September 1956, Gelatin silver print, 2012 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

Vedere l’invisibile: Vivian Maier in mostra

Di seguito riportiamo le nove sezioni che caratterizzano il percorso espositivo.

Vivian sono io
In apertura a Villa Reale troviamo gli autoritratti iconici dell’artista, forse tra le opere che più l’hanno resa celebre. Infatti, è grazie a loro che si sono conservati i tentativi creativi e le sperimentazioni ottiche del percorso artistico di Vivian. Autoscatti alla propria silhouette proiettata, alla forma della sua ombra, al riflesso in uno specchio o in un vetro. Immagini in cui vediamo dunque con i nostri occhi la sua personale visione di sé.

Uno sguardo ravvicinato e sincero su un’epoca passata
Protagonisti di questa sezione sono i passanti ignari delle strade newyorkesi degli anni Cinquanta. Molti scatti vennero dedicati alle donne, sia umili che benestanti, ognuna delle quali contraddistinta da un piccolo particolare di estrema bellezza.

L’America del dopoguerra e la facciata del sogno americano
A seguire, il focus espositivo si sposta su coloro che non hanno goduto del sogno americano, ma lo hanno attraversato come ombre. Volti ai margini della società, spesso ripresi di nascosto prima che potessero rendersene conto. Immagini spontanee, spesso scattate di spalle, con un taglio diventato poi marchio dell’autrice.

Il Super 8 e la vivace trama umana degli spazi metropolitani
La quarta sezione è incentrata sulle sperimentazioni cinematografiche condotte negli anni Sessanta. Non più armata solo della Rolleiflex, Vivian Maier utilizzò in questo periodo anche la macchina da presa Super 8, servendosene per le strade urbane.

Tutti i colori della straordinaria vita ordinaria
Il percorso espositivo si colora di tinte Blues accogliendo alcune delle immagini più rare dell’autrice: quelle a colori. Dal croma ricco e profondo, le fotografie qui presentate mostrano i quartieri operai attraverso la lente di una Leica 35 mm, dal formato decisamente più rettangolare della Rolleiflex.

Bambini nel tempo
Segue la sezione dedicata ai bambini, tra i soggetti preferiti dalla fotografa. Le speranze, le espressioni, le risate, gli sguardi e le vite piene di genuina intensità attraversano questa parte espositiva, regalandoci scatti ricchi di emozioni.

L’astratto visto da vicino
Infine, conclude la mostra l’esposizione dei primi piani di Vivian Maier. Scatti condotti a una distanza talmente ravvicinata da far perdere i contorni degli oggetti rappresentati, sfociando quasi nel surrealismo. Sono immagini poetiche, dove la realtà lascia spazio all’immaginazione, che mostrano l’incredibile capacità fotografica dell’artista.

Vivian Maier, Chicago, IL, 1960, Gelatin silver print, 2014 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Vivian Maier, Chicago, IL, 1960, Gelatin silver print, 2014 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

L’autrice

Silenziosa e riservata, Vivian Maier non fece scalpore ai suoi tempi. Era un volto comune, che amava nascondersi tra la folla, riprenderla con la sua Rolleiflex e andarsene, senza scalpori. Nel più completo anonimato, scattò oltre 150.000 negativi, che rimasero tuttavia sconosciuti fino a quasi la sua morte. Nella sua imprevedibilità, il destino ha tuttavia giocato in favore dell’artista. Nel 2007 John Maloof, uno scrittore di Chicago, ritrova all’asta i negativi abbandonati di Vivian Maier in un box pieno di cianfrusaglie.

Info

Dal 17 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025.

Luogo: Belvedere Villa Reale, Viale Brianza 1, 20900 Monza MB.

Orari: dal mercoledì al venerdì, 10:00-16:00. Sabato e domenica, 10:30-18:30. Lunedì e martedì chiuso.

www.vivianmaierunseen.com

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