Fotografia di viaggio: diamo un tocco personale alle vedute più classiche e fotografate, così che i nostri scatti si distinguano!

29 Agosto 2022 di Redazione Redazione

Segui i consigli di un professionista per migliorare la tua fotografia di viaggio! Oggi, scopri come dare un tocco personale alle vedute più famose e fotografate, così da emergere dalla massa.

Fotografia di viaggio #2

5 – Nuove prospettive

Le più famose mete turistiche sono vere e proprie icone. Abbiamo tutti un’assoluta familiarità con il Taj Mahal o con Machu Picchu, anche se non li abbiamo mai visti di persona.

Per creare un’immagine memorabile, dunque, non basta replicare lo stesso scatto già realizzato da tutti i fotografi e i visitatori. Dobbiamo esplorare e cercare un’angolazione che ci appaia speciale.

Camminiamo intorno a un monumento e vediamo come cambia rispetto all’ambiente in cui si trova: man mano che ci spostiamo, i diversi elementi della scena si combinano in modi diversi. Pensiamo a cosa ha più importanza per noi e cerchiamo di fotografare soprattutto cosa significa per noi trovarci davanti a questa particolare veduta, tanto attesa e anticipata. Andiamo in ricognizione a metà giornata e torniamo quando la luce sarà perfetta.

6 – Sotto una luce diversa

Possiamo anche puntare a rendere indimenticabili e differenti i punti di vista più abusati, fotografando quando la luce è mozzafiato, ma in questo caso, molto dipenderà dalla fortuna! Se però ci dovesse mai capitare di trovarci sul posto nel momento in cui raggio di sole buca le nubi e avvolge il nostro soggetto, ecco che avremmo l’occasione di un’immagine unica.

Come sempre in fotografia, poi, la fortuna può essere aiutata. A seconda del suo orientamento, qualsiasi monumento è più fotogenico all’alba o al tramonto. Le vedute più classiche di Angkor Wat, in Cambogia, o del Tesoro di Petra, in Giordania, sono tutte riprese all’alba, quelle del Deadvlei in Namibia o della fortezza di Jodhpur in India al tramonto.

Alcuni soggetti, come il Taj Mahal, possono essere fotografati sia all’alba sia al tramonto a seconda del punto di vista che scegliamo.

7 – Fotografia di viaggio: la presenza umana

L’inserimento di una figura nella composizione può rendere molto più interessante una veduta familiare. Molti monumenti attirano anche persone del luogo, spesso in abiti tradizionali. Un visitatore in sari rosso incluso in un’immagine del Taj Mahal, o un monaco in silhouette a enfatizzare le proporzioni del ponte U Bein a Mandalay, possono diventare il punto focale e anche assicurare una migliore lettura della scena, grazie al senso di scala che offrono.

Impariamo a prevedere. Non limitiamoci a cercare una persona in un punto giusto, ma teniamo d’occhio tutti i soggetti interessanti che mostrano qualche probabilità di dirigersi in una posizione sperata. Componiamo in anticipo e aspettiamo di vedere se la persona arriva davvero dove vogliamo. Solo così possiamo avere tempo di curare l’inquadratura e le impostazioni di scatto.

8 – Eventi iconici

Le icone non sono solo monumenti: eventi, riti e festività sono altrettanto iconici. Facciamo ricerche e cerchiamo di capire cosa succede e dove. Luang Prabang in Laos è più nota per le file di monaci nei giri di elemosine mattutine che per gli spettacolari monasteri. Il Carnevale di Venezia è un altro esempio: nonostante la folla, è semplicemente il periodo migliore per fotografare la città.

Programmiamo i nostri viaggi nel momento giusto, impegniamoci per arrivare al posto giusto e poi lasciamoci assorbire dagli eventi. Le immagini più coinvolgenti nascono quando diventiamo parte di quello che succede.

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