Diamo gli ultimi ritocchi ai nostri ritratti all’aperto, con un leggero editing, e sperimentiamo con la conversione in b/n.

16 Settembre 2022 di Redazione Redazione

Abbiamo visto la tecnica passo passo per realizzare ritratti all’aperto in piena luce. Oggi scopriamo come applicare un editing discreto per migliorare ulteriormente il risultato.

La post produzione dei ritratti all’aperto

1 – Ritocchiamo la pelle

I ritratti all’aperto in luce dura tendono a richiedere più ritocco, perché proprio il tipo di luce può evidenziare le imperfezioni della pelle.

Apriamo lo scatto in Photoshop, creiamo un nuovo livello e prendiamo lo strumento Pennello correttivo al volo, selezioniamo Campiona tutti i livelli e rimuoviamo i difetti, usando ] e [ per variare le dimensioni della punta.

2 – Riduciamo i riflessi

Per eliminare i riflessi creati dalla luce intensa, creiamo un nuovo livello, prendiamo il Pennello, teniamo premuto [Alt] e campioniamo la pelle vicina. Premiamo [3] per opacità 30% e copriamo la macchia. Riduciamo leggermente l’opacità del livello, impostiamo metodo di fusione Scurisci e aggiungiamo rumore con Filtro>Disturbo>Aggiungi disturbo.

3 – Sperimentiamo il B/N

I ritratti in pieno sole tendono a funzionare molto bene in bianco e nero, perché in genere presentano contrasto audace e texture definite, veri pilastri della monocromia.

Possiamo eseguire la conversione in Camera Raw o Lightroom con l’opzione Miscela bianco e nero. Proviamo a scurire i blu per dare più impatto al cielo.

Ritratti all’aperto: sfruttiamo il flash in modalità high-speed sync 

E se volessimo usare il flash al sole senza perdere l’incantevole sfocatura dello sfondo? In queste condizioni, ammorbidire lo sfondo è più difficile, perché i tempi di scatto abbinabili al flash sono in genere limitati dalla massima velocità di sincronizzazione, 1/200 o 1/250 di secondo.

Se applichiamo la “regola del 16”, con un tempo di 1/200 di secondo, anche abbassando gli ISO a 100, possiamo aprire solo fino a f/11, che non basta per ridurre la profondità di campo in modo efficace.

L’unica soluzione è un flash dotato di funzione HSS (high-speed sync): emette un lampo intermittente che permette di accorciare la posa e aprire il diaframma (fino a f/2.5 con un tempo di 1/4000 di secondo nell’esempio grande a sinistra).   

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