Mentre scattiamo, può capitare di trascurare lo sfondo. Ma un bel fondale è di vitale importanza per uno still life di forte impatto.

29 Dicembre 2022 di Redazione Redazione

Prosegue la nostra rubrica dedicata alle tecniche dello still life e ai trucchi per realizzare scatti diversi dal solito. Oggi focalizziamo la nostra attenzione sullo sfondo.

Still life creativo: #2 Lo sfondo

Potremmo avere a disposizione il più bello dei soggetti, ma senza uno sfondo adeguato il nostro scatto sarà sempre e solo una semplice foto a un oggetto. D’altra parte, durante le sessioni di shooting, è facile distrarsi e finire per trascurare lo sfondo. Tuttavia, un fondale che sia complementare al soggetto trasformerà l’immagine in uno still life di ben altro impatto.

Spiega il fotografo Ashraful Arefin: «Mi piace sfruttare fondali naturali – come un giardino, un bosco o una panchina in un parco cittadino. Amo aprire il diaframma per sottolineare i punti luce e donare così all’immagine un’atmosfera sognante, ma anche per sfumare eventuali distrazioni e per staccare il soggetto dallo sfondo».

Il fascino del bokeh

Per ottenere una stretta profondità di campo e un suggestivo bokeh, proviamo a impostare l’ottica sulla massima apertura consentita dal nostro obiettivo. Ovviamente poter scattare a f/1.4 o f/1.8 sarà più efficace che limitarsi a f/4 o f/5.6. Per creare il bokeh abbiamo diverse opzioni. Possiamo andare in esterni e scattare rivolgendo l’obiettivo verso le sorgenti di luce sullo sfondo: impostando diaframmi ampi trasformeremo piccoli punti luminosi in suggestivi cerchi di luce sfocati.

Le luci della città, i fari delle auto, i raggi di sole che filtrano dalle fronde degli alberi o si riflettono sulla superficie dell’acqua sono solo alcuni esempi di cosa può trasformarsi in bokeh.

In alternativa, è possibile creare da sé i punti luce necessari aggiungendo candele, lucine natalizie o qualsiasi altra fonte di luce sullo sfondo delle nostre composizioni – stando attenti affinché non sovrastino il soggetto stesso. Ricordiamoci che più ampia è la distanza tra soggetto e sfondo, più grandi e sfocati appariranno i “dischi” del bokeh. Facciamo qualche scatto di prova, sperimentiamo diversi allestimenti e verifichiamo quali funzionino meglio all’interno del nostro progetto.

Still life: un po’ di fai-da-te

Proviamo a sfruttare degli sfondi “fatti in casa”. Ad esempio, spruzziamo un po’ d’acqua (o, meglio, di glicerina) su un vetro – intatto o rotto se vogliamo l’effetto vintage. Impostiamo un’ampia apertura e i riflessi generati dalle sorgenti di luce creeranno sulla superficie del vetro un bell’effetto bokeh.

Bokeh che sicuramente catturerà l’attenzione dell’osservatore, ma che non deve essere per forza il nostro obiettivo. Usare sfondi più tradizionali (un muro bianco, cartoncini o tessuti colorati) può portare a risultati ugualmente di impatto.

I fondali dipinti a mano funzionano bene, grazie alle loro magnifiche texture materiche. Se non ce la caviamo bene con i pennelli, cerchiamo gli sfondi online: se ne trovano di tutti i tipi a prezzi contenuti. Qualsiasi sia la nostra scelta, ancora una volta assicuriamoci che nulla distragga lo sguardo dal soggetto. Rimaniamo sul semplice: colori neutri o delicati non catturano l’attenzione. Bianco, nero e grigio non tradiscono mai.

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