24 Febbraio 2021 di Redazione Redazione

Migliora la composizione delle tue foto grazie ai consigli del professionista Nigel Forster. Impara a scattare in modo creativo, uscendo dagli schemi. Oggi scopriamo perché less is more!

Composizione #3: semplicità e selezione

Ovunque siamo, in qualsiasi direzione, ci sono delle vedute, e al loro interno ci sono infiniti elementi, oggetti, colori e texture. In questa gamma ci sono poi una moltitudine di possibili composizioni, molte di scarso interesse, alcune ricche di potenziale.

Il nostro compito deve dunque diventare quello di “selezionare”. Pensiamo a cosa vogliamo includere e cosa escludere, cosa arricchisce la composizione e cosa distrae. La capacità di scelta e selezione è cruciale nella progettazione dell’immagine. Il teleobiettivo è uno strumento utilissimo per imparare a vedere selettivamente. Mentre il grandangolo cerca di includere il massimo numero di informazioni, il tele isola un dettaglio. Inoltre, appiattisce la prospettiva, con grandi vantaggi in termini grafici: è eccellente per creare astratti bidimensionali in un mondo tridimensionale.

Composizione: utilizzare lo spazio

Ricordiamo due cose importanti, quando usiamo lo spazio:

• elementi indesiderati: a volte l’inquadratura include elementi e oggetti che possono distrarre. In alcuni casi (auto, persone, rifiuti…), possiamo rimuoverli o aspettare che si allontanino. In altri, si tratta di elementi permanenti, come pali o cestini: in questo caso, ricomponiamo ed eliminiamoli in post-produzione.

• ritaglio: solo perché la fotocamera ha un rapporto 3:2, non è detto che questo sia l’aspetto cui dobbiamo restare legati. Data l’elevata risoluzione dei file delle fotocamere moderne, abbiamo ampio margine per sperimentare con il “crop”. Consideriamo l’immagine catturata dalla macchina come un punto di partenza, dal quale selezionare e ritagliare la parte più interessante. È meglio cercare di avere un’idea del taglio finale già allo scatto, piuttosto che pensarci solo a computer. La scelta del formato è legata al perché stiamo scattando. Chiediamoci quale porzione dell’immagine rafforzi la composizione e quale la indebolisca, quale dia più forza al messaggio e quale lo diluisca. Il ritaglio può essere utile anche per eliminare eventuali distrazioni.

Il nostro tocco

Prendiamo l’abitudine di pensare a cosa sia essenziale per l’immagine, cosa dia un contribuito e cosa tolga impatto. Così, le nostre composizioni guadagneranno chiarezza e semplicità.

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© Nigel Forster

Nella foto in alto l’elemento importante dell’immagine è la simmetria del filare di alberi in controluce. Nella versione originale qui sopra, la fattoria e le chiome in basso le rubano attenzione, così Nigel ha ritagliato per escluderle. Se osserviamo con attenzione, possiamo notare anche alcuni dettagli clonati via nell’immagine finale.

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© Nigel Forster

Il soggetto dell’immagine qui sopra, invece, è il tipico punto dove potremmo passare tutti i giorni senza dedicargli una seconda occhiata. Nigel però lo ha visto in una mattina di nebbia e lo ha trovato completamente trasformato. La foschia è eccezionale per semplificare le composizioni perché oscura i dettagli. L’alba è il momento ideale. Nigel ha collocato la torretta con la pompa dell’acqua al centro dell’inquadratura per darle più impatto e ha tirato un sassolino nell’acqua per creare le increspature che arricchiscono la fascia bassa della composizione.

 

Se ti sei perso la lezione precedente, dove abbiamo parlato di astrazione, clicca qui.

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