30 Marzo 2021 di Redazione Redazione

La Nikon Z 6II affianca e poi sostituirà del tutto la Z 6 come mirrorless full-frame “per appassionati”. Con sensore da 24 MP, la Mark II centra l’equilibrio ideale tra risoluzione e prestazioni generali. Per molti utenti è un’opzione migliore rispetto alla professionale Z 7II. Questultima conta circa il doppio di megapixel ma costa anche molto di più.

Velocità e funzionalità sono migliorate. Soprattutto, Nikon dimostra di avere prestato attenzione alle reazioni del pubblico. E di essersi impegnata per correggere gli aspetti della versione Mark I che avevano sollevato qualche critica.

Caratteristiche

La Nikon Z 6II è dotata di due slot per schede di memoria, al posto di quello singolo dell’originale Z 6. Uno accoglie le stesse schede XQD/CFexpress di prima. Mentre il secondo è per il più comune formato SD e supporta il più veloce tipo UHS-II. La presenza di un secondo slot rende possibile il backup immediato in-camera, così che una copia sia sempre disponibile, anche nel malaugurato caso di fallimento di una scheda. In alternativa, è possibile scegliere di salvare file RAW su una scheda e JPEG sull’altra.

L’altro notevole cambiamento interno è l’introduzione di un secondo processore Expeed 6. Produrre immagini dai dati grezzi catturati dal sensore è un compito intensivo per i processori. E trasformare immagini statiche in filmati lo è anche di più. L’aggiunta di capacità di elaborazione si traduce in una frequenza di scatto continuo più veloce, in performance migliorate in luce ridotta e in filmati di qualità superiore.

Nikon Z 6II

Nikon Z 6II: prestazioni

La massima frequenza di scatto adesso arriva a 14 fps (erano 12 nella Z 6), all’altezza dei più veloci corpi macchina reflex. La potenza di calcolo aggiuntiva, inoltre, permette di riempire il buffer con 124 file RAW a 12 bit o 200 JPEG. Purtroppo, a 14 fps ci si vede limitati al solo AF a punto singolo. Bisogna scendere a 12 fps per beneficiare del tracking AF.

Una rapida frequenza di scatto non sarebbe niente senza un sistema autofocus reattivo. Qui l’AF ibrido, forte di 273 punti distribuiti sull’interezza del sensore, aggancia i soggetti con infallibile precisione. Non è ancora accurato quanto i migliori sistemi a rilevamento di fase delle reflex, ma di sicuro non è molto lontano. La diffusione dei punti AF su tutto il sensore, poi, fa sembrare soffocanti i sistemi delle reflex, limitati ai loro punti AF affollati al centro dell’inquadratura.

Le modalità di rilevamento di occhi e visi umani e animali sono impressionanti. Riescono a identificare i soggetti a due e quattro zampe contro i più intricati degli sfondi e a passare automaticamente da viso a occhio a seconda della distanza.

Anche il tracking e le prestazioni in luce ridotta sono migliorati. Il sistema AF funziona fino a -6 EV: in pratica la Z 6II vede anche al buio!

Qualità costruttiva e maneggevolezza

La Nikon Z 6II è protetta contro polvere e umidità ed è dotata di joystick per un autofocus di massima precisione. La profonda impugnatura rende comoda la presa. Le ghiere anteriore e posteriore sono ben a portata di indice e pollice, come del resto tutti i controlli essenziali, come i pulsanti di scatto, ISO e compensazione dell’esposizione.

Rispetto alla Z 6, è migliorato il metodo di selezione del rilevamento AF di visi e occhi umani e animali. Infatti, è direttamente impostabile insieme all’area AF, mentre prima era sepolto tra le funzioni personalizzate.

Schermo LCD posteriore e mirino elettronico sono immutati. Ed è un bene, perché sono tra i migliori sul mercato. L’EVF, in particolare, è nitidissimo, monta lenti Nikon top di gamma e mostra un ritardo davvero minimo.

 

Leggi la recensione completa e il verdetto della redazione su NPhotography n. 104. Lo trovi in edicola o in versione digitale cliccando qui.

Lascia un commento

qui