SETTANTA riunisce decine di immagini, tra cui vintage inediti, che restituiscono riflessioni e sperimentazioni di Nino Migliori.

3 Luglio 2024 di Redazione Redazione

Fino al 21 settembre 2024, M77 Gallery rende omaggio a Nino Migliori (Bologna, 1926) con SETTANTA, progetto espositivo realizzato in collaborazione con la Fondazione Nino Migliori, che la galleria rappresenta a livello internazionale dal 2017.

Nino Migliori, Mani, 1977
Nino Migliori, Mani, 1977 © Fondazione Nino Migliori

Nino Migliori in mostra a Milano

Il titolo della mostra, SETTANTA, rimanda sia alla decade in cui sono state realizzate le immagini esposte sia agli oltre settant’anni di straordinaria carriera. Gli scatti – molti dei quali vintage inediti –, pur eterogenei per soggetto e tematica, restituiscono la visione artistica alla base della produzione del fotografo, uno dei maestri più influenti della fotografia europea del XX secolo. Il percorso espositivo fa emergere infatti la profonda fascinazione di Nino Migliori per la fotografia intesa come mezzo espressivo, di cui sperimenta potenzialità e sfaccettature.

foto allestimento SETTANTA, M77 Gallery
Nino Migliori, SETTANTA, M77 Gallery. Ph Lorenzo Palmieri

La mostra si apre dunque con le riflessioni sulla Natura (Herbarium) e sulla vita urbana (Muri, Manifesti Strappati), temi che, attraverso l’occhio sensibile di Migliori, diventano potenti testimoni della mutevolezza del tempo e della transitorietà dell’esperienza umana.

Si prosegue con una riflessione sulla materia fotografica stessa, attraverso studi sulla luce (Lucigrafie, Polarigrammi) ed esperimenti sulla percezione e la materialità (Natura Morta, Sesso Kitsch, Sequenze TV). Infine, a chiudere il percorso espositivo sono opere caratterizzate da un approccio più espressamente e formalmente “concettuale” (In immagin abile, Segnificazione) e, a tratti, performativo (SuPerDaCon).

Info

M77 Gallery
Via Mecenate 77, Milano

Orari: dal martedì al sabato, dalle 11 alle 19

www.m77gallery.com

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da M77 con un testo introduttivo a cura dello storico e critico d’arte Ascanio Kurkumelis.

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