23 Settembre 2019 di Vanessa Avatar

Al via la settima edizione di Castelnuovo Fotografia, il festival internazionale di fotografia e arte contemporanea.
Diciotto le mostre che andranno a illustrare il tema di questa edizione, risultato di una nuova riflessione sul tema del paesaggio: paesaggi in movimento | spostamenti | distanze | alterazioni moving landscapeS | displacements | distances | alterations.
Un flusso inarrestabile di miliardi di esseri viventi attraversa la sfera terrestre misurandone il paesaggio. Piante e pesci, balene e farfalle, esseri umani e uccelli di ogni tipo si spostano, viaggiando da soli o in gruppo nell’aria, nell’acqua, sulla terra, lungo percorsi insidiosi, per cercare le condizioni stabili alla vita, per le mutate condizioni ambientali, o alla ricerca di nuovi luoghi dove sognare di ricostruire la propria idea di felicità. Nell’ultimo weekend di settembre, sabato 28 e domenica 29, due giorni di inaugurazione animeranno il castello e il borgo medievale di Castelnuovo di Porto tra mostre, dibattiti, workshop, letture portfolio, talk, presentazioni, proiezioni e installazioni. La manifestazione è realizzata dal Comune di Castelnuovo di Porto e curata dall’associazione culturale DIECIQUINDICI con la direzione artistica di Elisabetta Portoghese e il comitato scientifico composto da Michela Becchis, storica dell’arte e curatrice, Manuela De Leonardis, storica dell’arte, giornalista e curatrice, Simona Filippini, fotografa, curatrice e docente di fotografia.
Il festival, gode del patrocinio dell’ Università CÁ FOSCARI di Venezia, dell’ Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma, dell’ IILA – Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana, dell’ Istituto Polacco di Roma e dell’ Ente Regionale Parco di Veio.
La manifestazione è realizzata con il sostegno della Regione Lazio e del Comune di Castelnuovo di Porto. Per il secondo anno consecutivo, LEICA, marchio storico e di prestigio, leader mondiale nella produzione di fotocamere e ottiche professionali, è partner della manifestazione grazie al supporto di Leica Store Roma.

Castelnuovo Fotografia: le mostre

Molti di ANTONIO BIASIUCCI
Il lavoro del fotografo campano sarà ospitato nelle sale della cinquecentesca Rocca Colonna e nella giornata inaugurale, sabato 28 settembre, sarà possibile incontrare l’artista che presenterà nel pomeriggio il libro “Molti” per i tipi della casa editrice Il filo di Partenope con l’editore Alberto D’Angelo e la giornalista Manuela De Leonardis.
El Paraíso: entrada provisoria di PAOLA AGOSTI
La mostra El paraíso: entrada provisoria a Castelnuovo Fotografia festeggia i cinquant’anni anni di carriera di Paola Agosti insieme alla mostra intitolata Cronache e leggende, che inaugurerà a Roma presso s.t. foto libreria galleria.”Queste fotografie, dunque, altro non sono che il resoconto di un mio personale viaggio sentimentale alla scoperta di fisionomie, atteggiamenti, profili per noi così familiari da rendere i protagonisti di queste immagini nostri fratelli e farci ricordare, oggi più che mai, che anche noi siamo stati migranti.”
UN GIORNO VERRÀ, installazione di FRANCO CENCI
Una serie di piccoli ritratti di corpi “volatili”, un trompe l’oeil di una panca in una sala d’attesa, un albero di ricordi, un ripiano con disegni e cartoline di viaggi..
MR BAWA, I PRESUME di GIOVANNA SILVA
Castelnuovo Fotografia presenta la mostra Mr Bawa, I Presume dell’architetto e fotografa Giovanna Silva. Il titolo della mostra trae ispirazione dal dialogo interiore che avviene ogni volta che l’autrice si trova di fronte ad uno degli edifici di Geoffrey Manning Bawa, uno degli architetti asiatici più importanti della sua generazione
“POVERI PER FORZA ” di MARIO BOCCIA, a cura di Michela Becchis
“Il futuro dell’Africa è nero” recitava uno slogan di AMREF da cui uno dei miei viaggi ha preso le mosse. Uno slogan che poteva essere l’affermazione di una nuova, orgogliosa “negritudine” o piuttosto la constatazione amara di ciò che è.
LITORALIS di LUCA BRAGALLI, a cura di Silvana Bonfili
in questo viaggio tutto italiano, lungo la costa laziale, tra Roma, Fiumicino, Cerveteri, inevitabilmente il percorso diventa ricognizione consapevole di un territorio, riflessione su identità e integrità dei luoghi ripresi.
IL TEMPO DELLA NOSTALGIA : omaggio ad Andrej Tarkovskij
di RICCARDO ZIPOLI a cura di Manuela De Leonardis con il patrocinio dell’Università Cà Foscari.
Luoghi e tempi della memoria sono il fil rouge della mostra Riccardo Zipoli. Il tempo della nostalgia: omaggio ad Andrej Tarkovskij che il fotografo dedica al grande cineasta russo il quale affronta, nei suoi film, il tema delle radici e dei legami con la terra e con la famiglia.
BORDERLAND di AGNESE SBAFFI, premio CDPZINE 2018.
La frontiera tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica d’Irlanda è lunga 499 km, attraversa migliaia di campi, strade e sentieri, fiumi, laghi e un centro abitato. Da circa venti anni, dalla firma del trattato di pace del Good Friday Agreement (1998), il confine è diventato invisibile.
K-fragment di TOMMASO MUZZI a cura di Michela Becchis
I Truku sono una popolazione aborigena di Taiwan che, negli anni 30 del Novecento, dalle alture dell’attuale Parco Nazionale Taroko furono interamente deportati dal governo coloniale giapponese lungo la costa orientale, i villaggi distrutti, il mantenimento della loro cultura impedito. K-fragment racconta a partire da quel preciso segmento di tempo in cui i Giapponesi hanno incontrato i Truku ed hanno iniziato la loro deportazione e la loro distruzione culturale.
I Dabbawala di Mumbai
di CHRIS WARDE JONES
Da oltre 120 anni esiste in India un servizio di consegna di “pacchi pranzo” (tiffin boxes). A Mumbai questo servizio è particolarmente richiesto e ogni giorno vengono consegnati 200.000 pasti caldi da oltre 5.000 dabbawala (portatori di pacchi). Il sistema nasce negli ultimi anni dell’800 per via del sempre più elevato numero di uomini che si trasferivano da casa per lavorare in ufficio.
Io sto bene, tanti saluti e baci di DANIELA ARDIRI a cura di Alessandra Mauro,
Premio Marco Bastianelli 2019 per il miglior libro fotografico autoprodotto in Italia.
Se la fotografia è la traccia, la memoria di un ricordo – in grado cioè, di far affiorare alla mente un fatto, un evento, un volto e confermarci che, inequivocabilmente, quel fatto è accaduto, quell’evento ha avuto luogo, quel volto era lì – cosa è allora la traccia, la memoria di una fotografia?
Cantiere navale | Documenti di perdita di Michał Szlaga
Con il patrocinio dell’Istituto Polacco di Roma e Galleria Interzone e Istituto Adam Mickiewicz.
Le fotografie raccolte in Cantiere navale, documentano una perdita dolorosa, e sono il tentativo di preservare l’immagine del cantiere navale, cantiere costruito nel diciannovesimo secolo, un luogo che non rappresenta solo uno tra i lasciti industriali più impressionanti d’Europa, ma è anche la memoria collettiva di un importante sito industriale e creativo di Danzica.
Noi e Loro di ARMIN GREDER, ELSE Edizioni Libri Serigrafici E altro.
In un ritmo di comparazione incalzante tra noi e loro, Armin Greder ci costringe a guardare questa geografia umana come in uno specchio riflesso. A emergere, con disarmante evidenza, è l’ingiustizia del genere umano verso se stesso.
Sono i fantasmi di un’alterità rifiutata, di una povertà rigettata e di sofferenze che non vogliono essere ascoltate.
Piedras Negras di LINA PALLOTTA
Quando persone si incontrano e culture si contaminano, la lotta per l’identità, per la sopravvivenza, diventa di fondamentale importanza. A Piedras Negras, una piccola città al confine messicano con il Texas la fotografa ha avuto la possibilità di accedere alle case e alla vita personale delle donne delle maquilas e lentamente inizia a documentarle. Nella relazione tra il Messico/USA, lo strumento principale di globalizzazione è stata NAFTA, ratificata dopo molti dibattiti e controversie nel 1994.
Otros cielos, otras pampas di SILVIA LEVENSON, a cura di Manuela De Leonardis con il patrocinio dell’IILA Organizzazione internazionale italo-latino americana. Nello scenario in cui ci introduce Silvia Levenson il mondo degli adulti è spesso filtrato dallo sguardo dei bambini. E’ così anche in Bajo la Cruz del Sur y Casiopea e Otros cielos, otras pampas, dove vediamo il volto di un bambino e quello di un uomo alternarsi ai dettagli delle scarpe usurate, alle mani e alla foglia, a cui è affidata la continuità del racconto.
Mina de idei Anina 2014-2018 di PAOLO MAZZO, a cura di Elisabetta Portoghese.
La città di Anina rappresenta al giorno d’oggi non solo un punto di riferimento nella storia dello sviluppo industriale nella regione dei Monti Banat (sud-ovest Romania), ma è anche forse una delle più interessanti manifestazioni dell’utopia socialista sul territorio.
The Kitchen di NATALIA SAURIN, a cura di Manuela De Leonardis con il patrocinio dell’IILA Organizzazione internazionale italo-latino americana.
Per Natalia Saurin la cucina è l’officina creativa in cui sperimentare le possibilità dei linguaggi artistici – musica, fotografia, video, installazione – condividendo l’affermazione di matrice femminista che la sfera personale è politica.
Re-thinking. What is home, Journey from 1947 – 2018 Lahore-Delhi di VIKRANT a cura di Manuela De Leonardis e Dino Lorusso.
Ripensare il concetto di casa diventa primario per l’artista visivo Vikrant che ripercorre la memoria della propria famiglia partendo da vecchie foto e documenti ingialliti dal tempo, conservati in vecchi fogli di giornale.
Sede Rocca Colonna e Borgo medievale
Città Castelnuovo di Porto (RM)
Orari
Sabato 28 settembre dalle 10:30 alle 13: 30 – 15:00 alle 20:30
Domenica 29 settembre dalle 10:30 alle 13:30 – 15:00 alle 20:30
Domenica 6 ottobre dalle 11.00 alle 13.00 – 15.00 alle 19.00
Dal 30 settembre al 6 ottobre visite alle mostre per gruppi su appuntamento, dalle 16 alle 19.

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