14 Luglio 2021 di Redazione Redazione

Dopo aver visto come prenderci cura di fotocamera e obiettivi, oggi vediamo come eliminare la polvere dal sensore.

Eliminare la polvere… alla fonte

È difficile non accorgersi dell’accumulo della polvere sul sensore. Piccoli puntini o aloni che appaiono sempre nello stesso punto in tutte le inquadrature sono un segnale certo. Si notano di più quando scattiamo con diaframma chiuso. O quando l’immagine contiene vaste aree di colore omogeneo, come una distesa di cielo azzurro.

Spesso sono così piccoli che non si notano finché non ingrandiamo l’immagine al 100% a computer. Ma se non ci decidiamo a rimuoverli “alla fonte”, dobbiamo eliminarli uno per uno, da ogni singolo scatto, in post-produzione – ed è una noia.

Molte fotocamere hanno una funzione di pulizia automatica del sensore che di solito è efficace per scrollare via le particelle mobili. Se non funziona, o se la nostra fotocamera non ne è dotata, dobbiamo procedere a una pulizia manuale. Dobbiamo insomma accedere direttamente al sensore, con lo specchio alzato (in una reflex) e le tendine dell’otturatore aperte (sì, è un bel brivido…).

Ci sono molti strumenti specialistici: alcuni sono “a secco”, con pennello a carica elettrostatica, pennino o mini aspiratore. Altri sono “bagnati”, con tamponi inumiditi. Qualsiasi scegliamo, procediamo con estrema cautela.

Due metodi

eliminare la polvere

Pulizia a secco

Il soffietto sposta le piccole particelle che potrebbero graffiare il sensore durante la pulizia. Aiuta a ridurre la quantità di polvere all’interno del corpo macchina, ma stiamo attenti a non soffiare sulle tendine dell’otturatore.

Liquido detergente

Se sul sensore c’è polvere incrostata, può essere necessario passare un tampone inumidito specifico. I kit sul mercato sono moltissimi. Scegliamo la taglia corretta per il nostro sensore e seguiamo religiosamente le istruzioni del produttore.

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