La tecnica dei tempi lunghi, combinata al flash, permette di mostrare tutta l’energia del gesto agonistico.

24 Agosto 2023 di Redazione Redazione

Scopri come mostrare tutta l’energia del gesto agonistico combinando la tecnica dei tempi lunghi e il lampo dei flash…

Tempi lunghi e flash per “catturare” il movimento

Un lampo del flash permette di congelare l’azione, mentre una lunga esposizione crea scie di movimento: sono due tecniche diverse, che vale la pena di applicare anche da sole e che, insieme, rappresentano un approccio creativo alla fotografia di sport.

Un’esposizione più lunga del normale, abbinata al flash, permette di registrare le scie del movimento, mentre il cuore dell’azione rimane perfettamente nitido. È un trucco facile ma di enorme impatto con i soggetti sportivi, come nell’esempio del praticante di taekwondo qui. Una combinazione di flash e luci LED con gelatine crea scie di movimento colorate che disegnano le tracce dei movimenti del soggetto, congelati dal lampo del flash.

Ogni volta in cui usi il lampeggiatore, stai di fatto realizzando due esposizioni in una: la prima è quella del flash, che illumina il soggetto con il suo fascio di luce, ma esiste anche una seconda, quella ambientale, che registra la luce sulla scena, naturale o artificiale che sia. In alcuni casi, il flash può essere così potente da relegare a un ruolo del tutto marginale la luce ambientale. Se però estendi il tempo di scatto fino intorno a un secondo, le due esposizioni si bilanciano. Quella ambientale crea la sfocatura, mentre il flash congela l’ultimo movimento del soggetto.

Il risultato sembra quasi un effetto di Photoshop, ma è realizzato completamente in-camera. Sono necessarie diverse prove per trovare il ritmo e il tempismo perfetti per catturare il movimento giusto del soggetto e per bilanciare l’illuminazione, ma quando la combinazione riesce, i risultati lasciano a bocca aperta!

I preparativi: uno schema complesso

tempi lunghi e flash

1 – Stanza oscurata

Hai bisogno di un ambiente il più buio possibile, in modo che la sola luce disponibile sia quella degli illuminatori LED. Chiudi le imposte e tira le tende oppure lavora in esterni di notte. Uno sfondo scuro renderà le sfocature più nitide: se possibile, copri pavimento e fondale con un qualunque materiale nero.

2 – Luci costanti

Nell’esempio, le luci fisse illuminano il soggetto dalle sue spalle a destra. Servono per catturare la sfocatura di movimento nel corso della lunga esposizione. Sono state usate due luci LED, una con gelatina rossa, per introdurre una nota di colore caldo, e l’altra dotata del modificatore chiamato “snoot”, per regolare la diffusione del fascio.

3 – Flash

Sulla sinistra del soggetto ci sono due flash: uno più distante con gelatina azzurra, per un’intensa sottolineatura dei contorni della persona, e uno più diretto con softbox, per un effetto più diffuso e delicato (anche questa seconda unità monta una gelatina azzurra). Il primo flash è impostato in manuale, quello con softbox su 1/16 di potenza.

4 – Illuminazione incrociata

Separare le sorgenti di luce, in modo che quelle costanti illuminino un lato e i flash quello opposto, aiuta a evitare una sovrapposizione tra le parti nitide e quelle mosse del soggetto. Ricorda di spegnere la lampada modellante dei flash e di inclinare o schermare le unità per evitare che la luce tocchi il fondale.

5 – Movimenti pianificati

Servono prove ed errori per arrivare al momento di scatto perfetto, quindi è utile conoscere in anticipo i movimenti del soggetto e sapere quale posizione finale vuoi congelare. Qui volevamo immortalare un calcio, quindi la posizione dei flash è stata studiata di conseguenza.

6 – Esposizione e messa a fuoco

Qui la fotocamera era in modalità manuale, con diaframma f/6.3, ISO 100 e tempo di posa B. La messa a fuoco può rivelarsi complicata: chiedi al soggetto di assumere la posizione finale, metti a fuoco in anticipo e torna alla posizione di partenza della sequenza. Se il movimento è laterale, la messa a fuoco è più semplice, perché il soggetto rimane sempre alla stessa distanza dalla macchina fotografica.

Tempi lunghi e flash: la tecnica passo passo

1 – La prima tendina

uso del flash in fotografia

Per impostazione predefinita, i flash sparano il lampo all’inizio dell’esposizione, in coincidenza con l’apertura della prima tendina dell’otturatore. Con un tempo lento, il risultato è un po’ bizzarro: nell’esempio qui sopra, si vede come la sfocatura, che si crea dopo il lampo, nel tempo residuo di esposizione, appaia davanti al soggetto e crei l’illusione di una corsa all’indietro!

2 – Sincro sulla seconda tendina

Per attivare il flash alla fine dell’esposizione, è necessario sincronizzarlo sulla seconda tendina. Se hai trigger wireless compatibili, usali. Altrimenti, puoi innestare uno Speedlight sulla slitta a contatto caldo e impostare i flash esterni come “slave” ottici, in modo che si attivino appena rilevano il lampo dello Speedlight stesso.

3 – Movimento naturale

Sincronizzato sulla seconda tendina, il flash spara appena prima che questa si chiuda (o, nel caso degli otturatori elettronici, appena prima che si interrompa la registrazione da parte del sensore). In questo modo, ottieni una miglior definizione, una distinzione più netta tra flash e sfocatura e scie di movimento più sensate, alle spalle del soggetto.

4 – Gelatine colorate

Aggiungere gelatine colorate alle luci costanti introduce un tono di colore nelle parti sfocate dell’immagine. In questo caso, è stata usata una gelatina rossa su uno dei due LED. Se usi illuminatori LED con tono regolabile, puoi sperimentare con temperature diverse del colore.

5 – Costruisci la luce

Parti calibrando in manuale un’esposizione per le luci costanti, con i flash inizialmente spenti. Una buona impostazione di partenza può essere 1 secondo (o la posa B) a diaframma f/8 e ISO 100. Trovata un’esposizione che ti soddisfa, passa ai flash: regola la loro potenza senza più toccare le impostazioni della fotocamera.

6 – La posa B

Il tempo di posa B può aiutarti a gestire il tempismo dell’esposizione, che deve terminare nel momento perfetto perché, con la posa B, chiudi lo scatto semplicemente rilasciando il pulsante. Così non devi preoccuparti di gestire un tempo di 1 o 2 secondi in relazione alla durata dell’azione: tieni il dito sullo scatto e lascia andare all’apice del movimento.

Post-produzione: migliora la sfocatura

1 – Esalta il colore

Apri l’immagine in Adobe Camera Raw o Lightroom e premi il tasto [K] per lo strumento Pennello. Passalo a grandi linee sulle parti mosse della scena, poi aumenta la Chiarezza al massimo: le linee delle scie si faranno più nette e definite. Nello stesso modo puoi ovviamente anche schiarirle o scurirle.

2 – Ripulisci i contorni

È probabile che parti dell’immagine appaiano confuse, perché includono porzioni dello sfondo o a causa del riverbero. Usa la nuova funzione di selezione dello sfondo o premi di nuovo [K] per creare un’altra maschera di livello, pennella intorno a queste zone e riduci l’Esposizione per scurirle. Se necessario, ripeti fino a renderle nere.

3 – Controlla le ombre

Usa un pennello dello strumento Brucia di Photoshop, impostato su Intervallo Ombre per ottenere un nero perfetto per lo sfondo. Puoi aiutarci con un livello di regolazione temporaneo per schiarire l’insieme e vedere meglio dove è necessario intervenire. Può essere utile anche lo strumento Scherma: impostalo su Intervallo Luci e usalo per schiarire le scie meno intense.

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