La Nikon Z 5, proposta in kit con il NIKKOR Z 24-200mm, è la mirrorless full-frame per tutti ma dalle prestazioni interessanti!

20 Settembre 2022 di Andrea Rota Nodari Andrea Rota Nodari

La Nikon Z 5 è la mirrorless full-frame “per tutti”, la più conveniente della gamma Z a pieno formato, ma tutt’altro che… entry-level!

Oggi Nikon propone di abbinarla all’obiettivo NIKKOR Z 24-200mm f/4-6.3 VR che, grazie all’ampio range 24-200mm, permette di passare da grandangolo a teleobiettivo con messa a fuoco rapida e un gradevole effetto bokeh. Leggero e compatto, il NIKKOR Z 24-200mm consente di catturare immagini fisse e filmati ricchi di dettagli e colore, caratteristiche che lo rendono un obiettivo estremamente versatile.

Il prezzo al pubblico del kit Nikon Z5 + Z 24-200mm + SD 64GB Lexar 667x Pro è di 2.439,00 euro.

Nikon Z 5: non chiamatela “entry-level”

Per essere la entry-level delle mirrorless full-frame di Nikon, la Z 5 vanta specifiche ambiziose. Monta un sensore CMOS da 24,3 MP che può operare a ISO 51.200 nativi, è dotata di un mirino elettronico ad alta risoluzione, ha lo stabilizzatore in-camera (che regala un vantaggio in termini di tempi di posa fino a 5 stop) e, non da ultimo, è sigillata contro polvere e umidità.

In sostanza, somiglia molto alla Z 6II, più in alto nella fascia di prezzo del catalogo Nikon: 1.549 € contro 2.299 € per il solo corpo macchina. Persino la disposizione dei controlli è quasi uguale a quella della sorella maggiore – con un’esperienza di utilizzo che è di fatto identica.

Sul dorso, joystick, D-pad e una serie di pulsanti danno accesso ai controlli principali, insieme al touchscreen LCD e alle ghiere per pollice e indice, ben posizionate e facilmente raggiungibili, e a una coppia di tasti programmabili Function sul lato frontale.

Prestazioni

Al momento del lancio della Z 5 nel luglio del 2020, per testarla l’abbiamo portata “sul campo” con la Z 6 realizzando con entrambe scatti quasi identici delle stesse scene – inquadrate con treppiede e con lo stesso 24-50 mm kit passato da una all’altra.

Ingranditi al 100% e analizzati pixel per pixel, gli scatti della Z 6 (che ha lo stesso sensore della Z 6II) mostrano forse un filo più di contrasto e di profondità nelle ombre, ma nella maggior parte dei casi è difficile notare differenze.

La Z 5 ha lo stesso numero di punti AF di Z 6 e Z 6II, cioè 273. L’autofocus è reattivo e, grazie alla disposizione su una griglia 21×13, copre il 90% dell’inquadratura – molto più dei moduli AF delle reflex Nikon, i cui punti sono più raccolti intorno al centro.

Per quanto veloce, non è però all’altezza di rapidità e precisione dei sistemi più avanzati per reflex o delle sorelle maggiori – in primis la più nuova Z 9.

La Nikon Z 5 può girare video 4K a 30 fps, ma con un fattore di ritaglio di 1,7x e non a sensore pieno come le altre Z FX e DX: l’estremità più corta dello zoom 24-50 mm si trasforma quindi in una focale effettiva pari a 41 mm, lontana dall’originale grandangolare. All’altra estremità, i 50 mm diventano gli 85 mm di un ragionevole medio-tele.

Insomma, la fotocamera è perfettamente in grado di girare video, tuttavia gli obiettivi smettono di comportarsi come siamo abituati ad aspettarci in modalità fotografica.

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www.nikon.it

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