8 Luglio 2021 di Redazione Redazione

In questa rubrica vi presentiamo 21 consigli per la fotografia di paesaggio. Per andare oltre le solite immagini “da cartolina” e dar vita a immagini mozzafiato.

Fotografia di paesaggio: la composizione

11 – Creiamo un equilibrio visuale

Insieme a una splendida luce, a buone condizioni meteo e a una perfetta esposizione, la composizione è uno degli aspetti più importanti della fotografia paesaggistica. Il termine “composizione” non descrive altro che il modo in cui i diversi elementi della scena sono disposti nell’inquadratura. Ci sono numerosi strumenti e trucchi per dare equilibrio a un’immagine e attirare l’osservatore.

La “regola dei terzi” è lo strumento più semplice, più conosciuto e anche più affidabile. Possiamo applicarla in abbinamento agli altri che vedremo tra poco. Quindi è paragonabile alle fondamenta di uno scatto. Seguendola, riusciamo quasi sempre a dare alle immagini un vero equilibrio, molto piacevole allo sguardo.

Secondo la regola dei terzi, dobbiamo immaginare che l’inquadratura sia divisa in nove sezioni uguali da due linee verticali e due orizzontali. Quindi dobbiamo disporre il punto focale principale dell’immagine in corrispondenza di uno dei punti di intersezione delle linee immaginate. Se abbiamo elementi di interesse in primo piano, posizioniamo anche loro secondo la regola dei terzi. Allo stesso modo, ricordiamo di allineare l’orizzonte alla linea orizzontale più alta o più bassa. Alcune fotocamere offrono la possibilità di visualizzare una griglia dei terzi in sovrimpressione nel mirino o sullo schermo LCD in modalità Live View. È un ottimo modo per vedere linee fisiche se facciamo fatica a immaginarle.

L’impostazione per il mirino in genere si trova nel menu delle funzioni personalizzate. Mentre è più probabile che quella del Live View si attivi scorrendo tra le modalità di visualizzazione disponibili.

12 – Entriamo nelle immagini

Aggiungere elementi di interesse al primo piano è un potente trucco compositivo che permette di armonizzare primo piano stesso e sfondo. Inserire elementi come massi, acqua o qualsiasi altro oggetto che si colleghi all’insieme della scena crea una “soglia” visuale, un punto di ingresso per lo sguardo dell’osservatore.

Non ricorriamo però a soggetti casuali, giusto per mettere qualcosa. Devono essere elementi rilevanti, complementari alla scena. Ricordiamo di applicare la regola dei terzi per non perdere equilibrio e armonia.

13 – Indirizziamo lo sguardo

Se vogliamo immagini dinamiche che attirino l’osservatore nella scena, le linee di entrata sono la soluzione, come nello scatto I Ciclopi di Giuseppe Terranova qui sotto.

fotografia di paesaggio

I Ciclopi © Giuseppe Terranova

Abbiamo bisogno di un elemento lineare forte nel paesaggio, come per esempio una strada, una formazione rocciosa o un ponte. Se posizioniamo questi elementi in modo che partano dal terzo inferiore dell’inquadratura, preferibilmente dall’angolo in basso a destra, otteniamo una composizione in cui le linee puntano verso il centro focale. In alcuni casi, le linee di entrata sono anche ottimi elementi di interesse per il primo piano.

Proviamo ad applicare una vignettatura per scurire leggermente gli angoli dell’inquadratura. Così, lo sguardo sarà spinto verso il centro.

14 – Trasgrediamo

Abbiamo visto alcuni strumenti che possono migliorare le nostre composizioni. Ma le regole non sono fatte anche per essere violate?

Quando impariamo ad applicare la regola dei terzi, spesso diventa istintivo usarla in ogni occasione, ma non dobbiamo dimenticare che ci sono situazioni in cui ignorarla e comporre con il soggetto o l’orizzonte al centro dell’inquadratura produce risultati più accattivanti.

Le scene che risultano migliorate da una composizione centrata presentano spesso un elemento in grado di creare un’evidente e naturale simmetria. Per esempio il pontile nella foto in alto.

15 – Scopriamo il minimalismo

I paesaggi minimalisti sono emozionanti e possono risultare coinvolgenti tanto quanto quelli classici, che pure esplodono di dettagli e luce. In arte e fotografia esiste un tema compositivo chiamato “regola del tre”. Molto semplicemente, tre oggetti sono più piacevoli di due o quattro.

Quando ci dedichiamo ai paesaggi minimalisti, dunque, se non troviamo un albero solitario o un singolo vecchio palo tra le onde, cerchiamone tre. Facciamo una prova: scopriremo che quasi sempre la regola dei tre è una formula vincente!

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