Dai filtri ND ai trucchi prospettici, alla documentazione: portiamo la nostra fotografia di paesaggio a un livello più alto.

20 Agosto 2024 di Redazione Redazione

Dall’alba al tramonto, ecco quattro idee da sfruttare nella fotografia di paesaggio, per migliorare i propri scatti, divertirsi e meravigliare!

1 – Trucchi prospettici

Quando si riprendono ampi paesaggi, un obiettivo grandangolare permette di includere nella foto i dettagli in primo piano, ma può anche allontanare i piani prospettici e lasciare che elementi lontani appaiano piccoli e insignificanti. C’è un trucco che, in fase di editing, può migliorare decisamente la situazione, consentendo di rielaborare le proporzioni delle varie parti dell’immagine. Funziona meglio se si scattano due versioni della stessa scena, una larga, l’altra più zoomata, da “fondere” poi in Photoshop per avere una visione del tutto più simile a quella che abbiamo avuto con i nostri occhi al momento dello scatto.

Apriamo le due immagini nel software di Adobe (o programmi simili) e prendiamo lo strumento Selezione oggetto. Usiamolo per selezionare il primo piano nell’inquadratura più ampia, quindi aggiungiamo una Maschera di livello per nascondere lo sfondo. Copiamo l’immagine zoomata e trasciniamo il suo livello sotto quello della foto grandangolare, quindi posizioniamolo con precisione. Una volta fatto, perfezioniamo la Maschera di livello dipingendola di nero con un Pennello per nascondere i dettagli o di bianco per rivelarli.

2 – Fotografia di paesaggio: usiamo i filtri ND

La fotografia ci permette di mostrare lo scorrere del tempo come nessun altro mezzo, sia che si tratti di un momento congelato in un millisecondo o di un’ora di lento movimento. Una delle migliori abilità che si possono apprendere come fotografi è quella di manipolare la velocità dell’otturatore controllando il flusso di luce che accede alla fotocamera con un filtro a densità neutra (ND).

Di giorno ci permetterà di allungare il tempo di posa fino a diversi secondi o più – perfetto per sfocare il movimento dell’acqua o delle nuvole, ad esempio. È così che i fotografi ottengono il classico effetto “seta” nelle immagini di ruscelli o cascate. È necessario un treppiede e un filtro a densità neutra piuttosto forte, da sei a 12 stop, a seconda dell’intensità della luce naturale, della velocità del movimento nella scena e dell’effetto desiderato.

3 – Raccontiamo il cambiamento climatico

Come fotografi di paesaggio tendiamo a cercare la pura bellezza. Tuttavia, in un momento in cui il cambiamento climatico sta alterando visibilmente il mondo che conosciamo, sembra una sorta di travisamento mostrare solo i pregi del paesaggio. Quindi, invece di cercare le viste più suggestive, proviamo a trattare la fotografia di paesaggio come tentativo di catturare scene che raccontino al meglio la storia del cambiamento climatico, dell’inquinamento o della devastazione del territorio.

Non c’è bisogno di guardare lontano per trovare spunti interessanti, dalla fioritura insolitamente precoce delle piante all’esplosione delle alghe nei laghi. Potrebbe essere una visione deprimente, ma forse è un ritratto più accurato del nostro mondo naturale piuttosto che un altro bel tramonto o un’epica catena montuosa.

Il cambiamento climatico non è l’unico argomento che si può affrontare con una fotografia di tipo documentaristico, ovviamente. Pensiamo alle nostre emozioni mentre ci muoviamo nel paesaggio e cerchiamo di catturare scene che riflettano la nostra reazione personale, che sia ammirata o indignata.

4 – Scatti di routine

Cambiamo la nostra routine quotidiana per renderla compatibile con la fotografia: alziamoci un’ora prima per immortalare i paesaggi all’alba, oppure usciamo in pausa pranzo per cimentarci nella street photography. C’è un luogo vicino a casa dove fermarci durante i nostri spostamenti quotidiani, o un posto in cui si trova facilmente dell’interessante fauna selvatica da osservare regolarmente?

Approfittiamone. D’altra parte, la maggior parte di noi deve incastrare la fotografia con il lavoro, la famiglia e altri hobby, ma in un certo senso possiamo usare tutto questo a nostro vantaggio. Portiamo con noi la macchina fotografica durante le passeggiate con il cane; mentre attendiamo il treno della sera, sperimentiamo le lunghe esposizioni; quando ci occupiamo dei bambini, proviamo a far loro dei ritratti in luce naturale; scattiamo qualche immagine dei preparativi in cucina. Insomma, il solito tran tran può essere rivitalizzato con un po’ di creatività quotidiana!

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