In Adobe Camera Raw possiamo sfruttare la tecnica dell’HDR (High Dynamic Range) per aumentare la gamma dinamica.

12 Aprile 2022 di Redazione Redazione

Impariamo ad ampliare la gamma dinamica dei nostri scatti con l’HDR (High Dynamic Range) in Adobe Camera Raw.

Ampliare la gamma dinamica con l’HDR

Nonostante gli enormi progressi compiuti dalla fotografia digitale, esiste un ambito in cui l’elettronica non è ancora riuscita a eguagliare le capacità dell’occhio umano. È quello relativo alla cosiddetta “gamma dinamica” che, in parole semplici, possiamo definire come la capacità del sensore di catturare i dettagli sia nelle zone molto luminose sia in quelle molto buie presenti nella stessa scena.

Come l’esposizione, la gamma dinamica si misura in “stop” o EV. I moderni sensori CMOS arrivano a 14-15EV o poco più, mentre l’occhio umano arriva ben oltre i 20! La tecnica dell’HDR (High Dynamic Range) riequilibra un po’ le sorti dello scontro con un piccolo trucco. Unisce almeno due immagini (ma possono essere tre, quattro, cinque…) diversamente esposte, da cui il software, nel nostro caso Camera Raw, estrae le parti “migliori”. 

La funzione HDR è, di per sé, piuttosto semplice, ma il segreto del successo risiede nella preparazione. Sono due, in particolare, gli accorgimenti da adottare in fase di scatto: usare sempre il treppiede, per mantenere costante l’inquadratura, e approfittare della funzione di bracketing automatico dell’esposizione della nostra fotocamera. La macchina varierà l’esposizione agendo sui tempi, non sui diaframmi: questo manterrà costante la profondità di campo, restituendo un miglior risultato. 

Camera Raw non è l’unico strumento capace di creare immagini HDR, né il più completo. Nella sua essenzialità, però, ha un grande pregio. Restituisce risultati più neutri e “naturali” di quelli offerti da molti altri concorrenti che invece spesso – almeno affidandosi agli automatismi – inducono… all’esagerazione!

L’HDR passo passo

1 – Avviamo la funzione HDR

HDR

Selezioniamo tutte le immagini della nostra sequenza HDR in Adobe Bridge (se usiamo Photoshop possiamo semplicemente trascinarle nell’area di lavoro). Quindi scegliamo Apri in Camera Raw dal menu File o dal menu contestuale. Selezioniamo di nuovo tutti i file in Camera Raw. Facciamo clic con il tasto destro, scegliamo Unisci come HDR.

2 – Scegliamo le opzioni

HDR

Si aprirà una finestra in cui effettuare poche, semplici scelte. Manteniamo sempre spuntata la casella Allinea immagini, che permette al programma di effettuare un allineamento automatico – importante quando le foto della composizione sono state scattate a mano libera. Può essere una buona idea, come punto di partenza per la successiva elaborazione, lasciare la spunta in Applica impostazioni automatiche.

3 – Ghostbusters!

HDR

Importante, invece, è attivare l’ultima opzione (Effetti fantasma), il cui scopo è correggere gli artefatti generati dall’eventuale movimento degli oggetti nella scena tra uno scatto e il successivo. Per minimizzare la loro comparsa, tra Alta, Bassa e Media, scegliamo “ad occhio” la voce che assicura i risultati migliori. La Sovrapposizione in rosso mostra le aree interessate alla correzione.

4 – RAW + RAW = RAW!

HDR

Il risultato dell’unione di più scatti RAW è ancora una nuova immagine RAW (.dng), che può essere ottimizzata entro margini particolarmente ampi. Se per un RAW “tradizionale” il cursore Esposizione arriva a -5/+5 EV, un RAW HDR creato in questo modo può raggiungere ben 10 EV!

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