Scopriamo come allestire il set all’aperto per realizzare immagini panoramiche da trasformare poi in carta da parati.

8 Novembre 2022 di Redazione Redazione

Scopriamo come realizzare immagini panoramiche in formato extralarge per poi trasformarle in una splendida tappezzeria con cui decorare casa. In questa prima parte dell’articolo, vediamo come allestire il set all’aperto.

Da immagini panoramiche a tappezzeria

Come sa benissimo chiunque possegga una stampante, vedere le immagini su carta è un piacere. Come deve essere, allora, passare lo sguardo su un’intera parete ricoperta da una nostra creazione? Le carte da parati stampate sono sempre più popolari, soprattutto negli uffici, e sono anche più economiche che mai, grazie alla concorrenza tra i service che le propongono

Vedremo, quindi, come realizzare una simile impresa, dallo scatto alla creazione della tappezzeria. Questi consigli ci saranno utili per creare qualsiasi genere di immagine ad altissimo dettaglio, anche senza avere l’obiettivo di ricoprire un intero muro!

In fondo, dedicare una parete all’esposizione di un nostro scatto è un bell’impegno, oltre che una scelta decor con cui dovremo probabilmente convivere per i prossimi anni. Ci sono molte cose di cui tenere conto. Quale parete? Quale stampatore? Soprattutto, quale immagine? 

Non tutti gli scatti sono adatti: il discrimine è il numero dei pixel. Per una stampa lunga metri serve una quantità enorme di dettaglio: dobbiamo spremere la massima qualità possibile dalla nostra fotocamera.

Possiamo raggiungerla in diversi modi. Il primo è la scelta di obiettivo, diaframma e accessori, che influisce su nitidezza e dettaglio. Poi si può ricorrere a fusioni panoramiche e HDR per aumentare la risoluzione. Estrarre ogni minimo dettaglio di cui è capace il sensore può essere molto gratificante, soprattutto quando poi vedremo il risultato… grande come una stanza!

L’allestimento all’aperto

immagini panoramiche

1 – Lo scenario

La prima considerazione riguarda il tipo di immagine che vogliamo per il nostro muro. Colori e toni sono importanti quanto il soggetto, quindi pensiamo bene all’atmosfera che desideriamo per l’ambiente scelto. In genere, funzionano molto bene paesaggi naturali con forme e colori ricorrenti, come questo bosco con un tappeto di campanule.

2 – Il treppiede

Una stampa di così grandi dimensioni evidenzia il minimo movimento della fotocamera, quindi è essenziale usare il treppiede. Grazie al supporto, potremo esporre con tempi leggermente più lunghi e saremo liberi di impostare il livello ISO più basso (per la massima qualità) e un diaframma chiuso (per una più estesa nitidezza).

3 – La panoramica

Scattando diverse inquadrature parzialmente sovrapposte e unendole in un’immagine panoramica, riusciremo a moltiplicare il numero totale di pixel che compongono il risultato finale. Scattiamo con la fotocamera in verticale, per massimizzare il dettaglio, e sovrapponiamo ogni scatto al precedente almeno per un terzo.

4 – Le impostazioni

Per qualsiasi fusione panoramica che si rispetti, è cruciale che l’esposizione rimanga costante per tutti gli scatti. Impostiamo la nostra fotocamera in manuale, con un diaframma di f/16, un tempo di scatto di 1/8 di secondo e ISO 100. Scattiamo in formato RAW per registrare tutte le informazioni possibili su toni e colore.

5 – La luce migliore per le immagini panoramiche

Se il nostro soggetto è una scena in esterni, cerchiamo di catturarla quando il cielo è coperto oppure di prima mattina o nel tardo pomeriggio, in modo da godere di una luce naturale più dolce e di tonalità più delicate. La luce dura del sole di metà giornata produrrebbe eccessivo contrasto, che risulterebbe confuso e fastidioso su un’intera parete.

6 – L’ottica nitida

Gli obiettivi a focale fissa tendono a essere più nitidi rispetto agli zoom, che possono andare bene, però, se restiamo intorno a una focale media. Selezioniamo un diaframma intorno allo sweet spot dell’obiettivo (il punto di massima nitidezza): in genere è 2 o 3 stop sotto la massima apertura, nella fascia da f/8 a f/16.

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