È in libreria, edito da Marsilio Arte, il libro che riunisce le immagini dei vincitori del World Press Photo 2024, prestigioso concorso di fotogiornalismo quest’anno intitolato Connettere il mondo alle storie che contano.
![A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece © Mohammed Salem, Palestine, Reuters World Press Photo 2024](https://ilfotografo.it/wp-content/uploads/2024/06/001_World-Press-Photo-of-the-Year_Mohammed-Salem_Reuters.jpg)
World Press Photo 2024
Il concorso, così come il libro, di anno in anno porta l’attenzione sul lavoro dei fotogiornalisti che con passione e impegno documentano conflitti, carestie, crisi umanitarie e ambientali, facendo emergere piccole e grandi storie, storie vicine e lontane. Un lavoro segnato da ostacoli e che spesso ne mette a rischio l’incolumità. Nel 2023 infatti sono morti svolgendo il loro lavoro 99 fotogiornalisti: 92 palestinesi, 2 israeliani e 3 libanesi.
Dare testimonianza del presente e aprire finestre sul futuro, indicare un possibile percorso per portare nel mondo speranza, pace, uguaglianza, la fine delle ingiustizie. È questo lo spirito che anima i tanti fotografi – 3.851 provenienti da 130 Paesi di tutto il mondo – che hanno partecipato a questa edizione del World Press Photo.
Foto dell’anno
Tra tutti loro, la giuria internazionale presieduta da Fiona Shields ha premiato il fotografo palestinese Mohammed Salem con A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece. L’immagine mostra Inas Abu Maamar (36 anni) che culla il corpo di sua nipote Saly (5 anni). La bambina è stata uccisa insieme alla madre e alla sorella quando un missile israeliano ha colpito la loro casa a Khan Younis, Gaza.
Ha commentato Fiona Shields: «Tutte le immagini vincitrici hanno la capacità di trasmettere un momento specifico, ma anche di risuonare al di là del loro soggetto e del loro tempo ed è questo quello che speravamo di trovare. La Foto dell’Anno racchiude proprio questo senso di impatto: è incredibilmente commovente quando la si guarda e, allo stesso tempo, fa discutere sulla pace, il che è estremamente potente in un momento in cui la pace può talvolta sembrare solo un’improbabile fantasia».
Valim-babena di Lee-Ann Olwage ha ottenuto il riconoscimento di Storia dell’anno mentre il premio per il Progetto a lungo termine è stato assegnato a The Two Walls di Alejandro Cegarra. La fotografa ucraina Julia Kochetova ha invece ottenuto il premio World Press Photo Open Format con War is Personal.
Info
![World Press Photo 2024 libro Marsilio Arte](https://ilfotografo.it/wp-content/uploads/2024/06/marsilio-arte.jpg)
World Press Photo 2024
a cura di World Press Photo Foundation
Marsilio Arte
208 pagine
200 illustrazioni a colori
formato 19,5 x 24
cartonato ricoperto
32 euro