Dai primi reportage ai ritratti delle celebrità, agli incarichi internazionali: a Forlì, l’opera di Eve Arnold.

28 Dicembre 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Prosegue fino al 7 gennaio 2024, al Museo Civico San Domenico di Forlì, la mostra Eve Arnold. L’opera, 1950-1980, a cura di Monica Poggi.

Grande protagonista della fotografia del XX secolo – è stata la prima donna, insieme a Inge Morath, a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photos –, ha spaziato dalla fotografia di moda al reportage d’inchiesta, ai ritratti delle celebrità, mostrando in ogni ambito attenzione e sensibilità innanzitutto per l’essere umano.

Marilyn Monroe
US actress Marilyn Monroe reading Ulysses by James Joyce, Long Island, New York, USA, 1955 © Eve Arnold/Magnum Photos

La mostra di Eve Arnold a Forlì

A sottolinearlo è la curatrice: «Al centro del lavoro di Eve Arnold c’è sempre l’essere umano e il motivo che l’ha portato a essere lì dov’è. Che i suoi soggetti siano celebrità acclamate in tutto il mondo, o migranti vestiti di stracci, poco cambia». Un aspetto che emerge evidente dalle 170 fotografie che compongono la mostra e che ripercorrono l’intera produzione della fotografa statunitense.

Dagli esordi, con immagini che vedono protagoniste le modelle delle sfilate di Harlem, in cui Eve Arnold – sovvertendo i canoni della fotografia di moda – abbandona la posa in favore della spontaneità. Ai primi reportage, come quello sulla famiglia Davis, una famiglia “tipo” americana, che possiede diversi terreni dove vengono sfruttati braccianti neri: un’occasione per la fotografa per mostrare le due facce del boom economico degli anni ’50.

Ancora, i ritratti delle celebrità dello spettacolo e del cinema, su tutte Marlene Dietrich e Marilyn Monroe, con immagini poetiche, lontane dall’idea di irraggiungibilità che queste dive avevano costruito intorno a sé. E poi gli incarichi internazionali per conto di Magnum. Nel 1969 si occupa del reportage Oltre il velo tra Afghanistan, Pakistan, Turkmenistan, Egitto ed Emirati Arabi Uniti, un progetto che la porterà a produrre un documentario, il primo a mostrare l’interno di un harem di Dubai. Nel 1979, invece, si recherà in Cina per documentare il cambiamento del Paese dopo l’insediamento di Deng Xiaoping.

Eve Arnold
Young girl, Kabul, Afghanistan, 1969 © Eve Arnold/Magnum Photos

Un’opera, dunque, quella di Eve Arnold destinata a lasciare il segno, impregnata anche del profondo legame tra l’artista e ciò che ha fotografato. Lo spiegava lei stessa: «Sono stata povera e ho voluto ritrarre la povertà; ho perso un figlio e sono stata ossessionata dalle nascite; mi interessava la politica e ho voluto scoprire come influiva sulle nostre vite; sono una donna e volevo sapere delle altre donne»

Info

Orari: dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 19. Sabato, domenica, giorni festivi dalle 9.30 alle 20.00. La biglietteria chiude un’ora prima. Lunedì chiuso.

La mostra è promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, con il Comune di Forlì, in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Torino, e d’intesa con Magnum Photos. È accompagnata dal catalogo Eve Arnold, edito da Dario Cimorelli editore.

www.mostrefotograficheforli.it

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