Dal 29 gennaio, la Fabbrica del Vapore a Milano ospita CoviDiaries, diario fotografico che racconta questi due anni di pandemia.

24 Gennaio 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Si intitola CoviDiaries il diario fotografico realizzato dai fotogiornalisti dell’agenzia Parallelozero per raccontare questi due anni di pandemia. E la forza e la tenacia con cui il nostro Paese ha saputo fronteggiare l’emergenza.

Le immagini, riunite in un grande progetto multimediale, possono essere ammirate alla Fabbrica del Vapore di Milano dal 29 gennaio al 25 febbraio 2022. Alle fotografie e alle proiezioni si affianca un ricco calendario di incontri, per una riflessione sui grandi temi emersi in questi mesi.

Un diario fotografico collettivo

CoviDiaries è, dunque, un progetto collettivo che documenta, attraverso la fotografia, i segni indelebili della pandemia su ciascuno di noi. Una narrazione per immagini protratta nel tempo, diventata un’occasione per riflettere sulle cose del mondo e sulla loro complessità.

Circa sessanta le immagini esposte. Che propongono diverse narrazioni – e fasi – della pandemia. L’emergenza sanitaria e l’impatto sociale. Le conseguenze economiche e il ritorno alla normalità. Ancora, la ripartenza e la campagna vaccinale.

Una scatola della memoria

Daniela Sonzogni, Presidente dell’Associazione Fotografica, che ha già ospitato la mostra, spiega: «La fotografia non chiede permessi e non lascia spazio a scuse. È un linguaggio universale che documenta e fa riflettere sulla necessità di assumerci nuove responsabilità».

«La prestigiosa collaborazione con Parallelozero trova origine nel desiderio di raccontare insieme un evento epocale, per testimoniare le nostre vite durante un periodo terribile, che ha mostrato la fragilità dei nostri equilibri ma anche la forza di reagire e di guardare avanti. Ecco allora che la fotografia ci aiuta a non dimenticare. Diventa il punto di partenza di una riflessione collettiva, necessaria per dare un senso e per cogliere l’opportunità di cambiare».

Aggiunge Sergio Ramazzotti, giornalista, fotografo e cofondatore di Parallelozero: «Fin da subito come Parallelozero abbiamo sentito l’esigenza di realizzare una sorta di scatola della memoria, da aprire quando tutto questo sarebbe finito. È con questo presupposto che abbiamo creato CoviDiaries».

«Oggi che si avvicina il secondo anniversario dell’inizio della pandemia, benché non siamo ancora usciti dal tunnel, ci sembra il momento giusto di aprire quella scatola. E vedere cosa contiene. È un atto simbolico, che ci auguriamo possa tenere vivi o riportare a galla i ricordi di un’esperienza collettiva durante la quale ci siamo scoperti capaci di cose che non sospettavamo. E che ci hanno resi orgogliosi di essere cittadini del nostro Paese. Ed è anche un modo per rendere un tributo e, ci auguriamo, dare un senso alle troppe vittime del virus».

Info

La mostra è organizzata da Fabbrica del Vapore, Associazione Fotografica e agenzia Parallelozero, in collaborazione con il Comune di Milano e con il sostegno di Fondazione di Comunità Milano e di Vivisol – Sol Group.

È allestita presso la Fabbrica del Vapore a Milano, Via Giulio Cesare Procaccini 4. Orari: tutti i giorni, dalle ore 10:30 alle ore 19:00. Ingresso gratuito.

Quattro gli appuntamenti previsti (a partire dal 3 febbraio ogni giovedì alle 18). Durante gli incontri, esperti e rappresentanti di rilievo di diversi ambiti si confronteranno sul presente e sul futuro. Toccando temi cruciali imposti dalla pandemia: le nuove povertà e il welfare, la socialità e i giovani, la cultura e lo spettacolo, la sanità locale e globale, il lavoro e l’impresa.

www.covidiaries.it

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