Una mostra all’Archivio Iginio Balderi di Milano riunisce le fotografie di alta moda realizzate negli anni ’60 e ’70 da Gianni Turillazzi.

6 Febbraio 2023 di Redazione Redazione

Dal 15 febbraio al 15 marzo 2023 l’Archivio Iginio Balderi di Milano presenta la mostra fotografica di Gianni Turillazzi Synthesis 1960-1970. Fotografie di alta moda, a cura di Rosanna Frassoni dell’Archivio Turillazzi e Ivo Balderi. Più di cinquanta immagini, alcune di grande formato, che raccontano il percorso creativo dell’autore nell’ambito della fotografia di alta moda degli anni ’60 e ’70.

fotografie di alta moda
VOGUE ITALIA 1971 – Collezione Alta Moda SARLI, foto di Gianni Turillazzi

Le fotografie di alta moda di Gianni Turillazzi a Milano

Il percorso espositivo riunisce, dunque, le immagini provenienti dall’Archivio Turillazzi, “riscoperte” grazie a questa mostra milanese.

Spiega Renato Corsini, direttore del Ma.Co.F – Centro della Fotografia Italiana: «L’archivio di questo fotografo, amorevolmente e sapientemente gestito dalla moglie Rosanna Frassoni, appartiene alla cultura dei grandi archivi, di quei patrimoni che sanno restituirci letture differenti e trasversali all’interno dello stesso ambito. Quando Turillazzi interpreta la moda non si limita a riprodurre, nella maniera più convenzionale al mercato, il capo indossato dalla modella ma va ben oltre e con le luci, con la scelta delle pose e dei fondali, percorre l’evolversi dei costumi e della società che li fa propri».

Dalla fotografia di moda al reportage, l’approccio del fotografo è il medesimo. Prosegue, infatti, Corsini: «Quando si dedica al reportage, il suo racconto è un progetto a tutto campo, inclusivo della totalità degli elementi necessari alla narrazione, non solo iconica, di un ambiente, di un avvenimento e degli attori che lo compongono».

«Ecco perché è necessario e doveroso, per rendere il giusto omaggio storico a un autore, attingere allo studio del suo archivio. Gianni Turillazzi questo archivio, queste tracce indelebili di un passaggio importante nella storia della fotografia italiana, ce lo ha lasciato e la sua valenza è fuori da ogni discussione».

© Gianni Turillazzi

In mostra, accanto alle fotografie di alta moda, anche dieci stampe vintage in bianco e nero ai sali d’argento tratte del reportage Trastevere. Realizzato dal fotografo trasferitosi a Roma negli anni Sessanta, questo lavoro è uno spaccato neorealista del famoso rione medievale di Roma, dove usi, costumi e credenze sono rimasti fedeli a una secolare tradizione.

Il fotografo

Gianni Turillazzi (1939-2012) ha dedicato tutta la sua esistenza all’arte dell’immagine, trasformando un’amore infantile in una vera e propria professione. Giovanissimo collabora come operatore con la Record Film di Angio Zane di Salò (Brescia) alla realizzazione di documentari e cortometraggi didattici e industriali.

Nel 1964 si trasferisce a Roma dove lavora come fotografo sui set cinematografici di alcuni dei principali registi della Nouvelle Vague italiana come Liliana Cavani, Marco Bellocchio e Tinto Brass. Tra il 1964 e il 1965 realizza un ricco documentario per immagini di Trastevere, caratteristico e vivace rione della capitale. Una straordinaria serie di scatti che incantano Gina Lollobrigida, grande appassionata di fotografia, e che segnano un importante punto di svolta.

L’attrice, entusiasta del suo lavoro, prima lo sceglie come fotografo personale per alcuni dei suoi viaggi all’estero e poi apre con lui, sempre a Roma, uno studio fotografico presso l’agenzia Giornalistica Pierluigi. È un periodo professionalmente molto proficuo che lo vede impegnato nella realizzazione di numerosi e importanti servizi di moda.

Ormai lanciato nel mondo dell’Haute Couture, collabora con grandi atelier come Valentino, Fendi, Sorelle Fontana, Barocco, André Laug, Capucci, Laura Biagiotti e altri. I suoi scatti verranno pubblicati sulle pagine di Vogue America, Vogue Italia e Harper’s Bazaar.

Nel 1972 lascia Roma e si trasferisce a Milano, apre un suo studio fotografico, dove fino al termine della sua carriera lavora per le più quotate agenzie di pubblicità e collabora con i principali magazine femminili.

Info

La mostra è aperta all’atelier Balderi, Archivio Iginio Balderi, via Ausonio 20 a Milano.

Orari: dal giovedì al sabato dalle 15.30 alle 20. Ingresso libero.

www.archivioiginiobalderi.org

Lascia un commento

qui