
Un rapporto nato su Instagram
Il privilegio di raccontare l’Italia e la gente
«Le immagini realizzate fanno parte del libro Jova Beach Party. Cronache da una nuova era, edito da Rizzoli e distribuito in tutte le librerie. Non riesco ancora a trovare le parole per descrivere la gioia di un’opportunità imperdibile come questa: raccontare un Paese in fase di transizione come il nostro attraverso la fotografia. È un diario di sensazioni, così l’ho immaginato. Per questo mi sono rimesso a studiare, rispolverando alcune pietre miliari della nostra letteratura di forte ispirazione, come Viaggio in Italia di Guido Piovene, La lunga strada di sabbia di Pier Paolo Pasolini e ancora di quest’ultimo il film-documentario Comizi d’amore. L’obiettivo è di rappresentare il carattere di uno spaccato del nostro territorio, di fornire un ritratto fedele di quell’Italia che è bellissima e ancora piena di meraviglie da scoprire. Perché la vita è una continua scoperta.
Per questa avventura ho deciso di stravolgere le mie abitudini e di tentare nuove strade, fotografando a colori. All’inizio ero preoccupato, perché ho quasi sempre lavorato in bianco e nero. Poi ho capito che questa sfida era importante per me, e vedendo di volta in volta il risultato di ciò che avevo prodotto, mi ci riconoscevo. Ritrovavo la forza, l’energia, la dirompenza dei momenti vissuti e anche quel coraggio di provarci, la curiosità di mettermi in gioco e di misurarmi con un linguaggio completamente diverso dal mio. Una sfida, che solo in un’esperienza come questa potevo fare. Credimi, ogni spiaggia, a ogni concerto è stata adrenalina pura! In un certo senso, quello che mi è capitato è arrivato al momento giusto. Avevo appena concluso un progetto durato tre anni sulla Sicilia, sulla gente che ho cercato e incontrato, percorrendo tanta strada. Con questo progetto, il mio cammino ha valicato i confini isolani e ho avuto il privilegio di raccontare la gente. Entrare dentro la vita degli altri, vuol dire scavare dentro di te e, piano piano, ti accorgi che non esiste più differenza tra ciò che fai e ciò che sei. Spero che, tramite le mie fotografie tutto questo arrivi.»
a cura di Benedetta Donato
Francesco Faraci
Palermo, 1983. Dopo gli studi in Sociologia e Antropologia, scopre la fotografia come principale mezzo di espressione. I suoi lavori sono stati pubblicati su prestigiose riviste nazionali e internazionali. Nel 2016 pubblica il suo primo libro Malacarne. Kids come first (Crowdbooks Edizioni, curato da Benedetta Donato), un viaggio di tre anni dentro le estreme periferie di Palermo. A luglio del 2019, il progetto Atlante Umano Siciliano vince il Primo Corigliano Calabro Book Award presieduto da Francesco Cito – il suo lavoro diventerà un libro edito da Emuse –. I suoi testi e le sue fotografie fanno parte del progetto editoriale Jova Beach Party. Cronache da una nuova era (Rizzoli, 2019).