A Venezia, un’ampia antologica dedicata a Paolo Pellegrin, tra reportage dalle zone di guerra e quelli su problematiche ambientali.

25 Agosto 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Dal 30 agosto 2023 al 7 gennaio 2024 a Le Stanze della Fotografia a Venezia si possono ammirare oltre 300 scatti di Paolo Pellegrin, fotografo tra i più noti del panorama internazionale.

Organizzata da Marsilio Arte e da Studio Pellegrin, la mostra, intitolata L’orizzonte degli eventi, è a cura di Denis Curti e Annalisa D’Angelo e realizzata in collaborazione con Magnum Photos, di cui Pellegrin è membro dal 2005.

mostra Venezia Le stanze della fotografia
Peshmerga piangono la morte di un loro compagno, ucciso da un cecchino dell’ISIS. Mosul, Iraq 2016 © Paolo Pellegrin / Magnum Photos

La mostra di Paolo Pellegrin a Venezia

Diversi i temi toccati dal percorso espositivo, che documentano l’attività sul campo di Paolo Pellegrin e il suo essere testimone della contemporaneità. Si spazia così dai servizi realizzati nelle zone di drammatici conflitti, come in Iraq e a Gaza, a quelli su problematiche ambientali, come lo tsunami in Giappone e gli incendi in Australia. Fino agli scatti sui cambiamenti climatici in corso, immortalati nelle immagini che ritraggono l’Antartide.

Alle fotografie più note si affiancano poi un reportage per la prima volta in mostra sull’Ucraina e altre immagini inedite.

Pellegrin
Un uomo arrestato dalla polizia per aggressione nei confronti del padre. Rochester, Stati Uniti 2012 © Paolo Pellegrin / Magnum Photos

Commenta Annalisa D’Angelo: «L’orizzonte degli eventi, nella fisica, è la zona teorica che circonda un buco nero, un confine oltre il quale anche la luce perde la sua capacità di fuga: una volta attraversato, un corpo non può più andarsene, se oltrepassa quel limite scompare del tutto dalla nostra vista. Nella sua lunga carriera di fotografo, Pellegrin tenta più volte di oltrepassare l’orizzonte, di entrare nel buco nero della storia, provando a superare gli ostacoli. E il suo mezzo per oltrepassare l’orizzonte e uscire idealmente dal buco nero è la fotografia, intesa come tramite, come un ponte ideale in un rapporto in cui lo spettatore gioca un ruolo fondamentale». 

Racconta Denis Curti: «La sua è una fotografia di denuncia e di racconto che spazia all’interno di tematiche riguardanti le condizioni di vita altrui, dalla povertà alla violenza, fino alla fragile maestosità della natura. Per Pellegrin la fotografia è mettere in discussione presunte verità per contribuire alla costruzione di un linguaggio inscatolabile fatto di grammatiche diverse e innovative».

Info

Le Stanze della Fotografia
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

Orari: tutti i giorni dalle ore 11 alle 19:00. Chiuso il mercoledì

www.lestanzedellafotografia.it

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