A “la Casa di Vetro di Milano” la storia della Guerra Fredda raccontata attraverso iconiche fotografie d’archivio.

3 Marzo 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

La storia della Guerra Fredda ripercorsa attraverso 65 immagini iconiche. È la nuova mostra Duck and Cover. Storia della Guerra Fredda, prodotta da Eff&Ci – Facciamo Cose e ospitata a “la Casa di Vetro di Milano” dal 4 marzo al 17 giugno 2023.

A cura di Alessandro Luigi Perna, la mostra si inserisce nell’ambito di History & Photography. Un progetto che ha per obiettivo raccontare la Storia con la Fotografia (e la Storia della Fotografia) valorizzando e rendendo fruibili gli archivi storici fotografici pubblici e privati. Il percorso espositivo, infatti, raccoglie immagini provenienti in gran parte dagli Archivi di Stato americani.

La storia della Guerra Fredda: le fotografie iconiche

In anteprima assoluta per l’Italia, Duck and Cover. Storia della Guerra Fredda ripercorre, dunque, quel conflitto-non conflitto che vide contrapporsi le democrazie liberali e il blocco comunista capitanato dall’Unione Sovietica e dalla Repubblica Popolare Cinese.

La mostra cade, inoltre, in occasione di importanti anniversari. Nel 2023 ricorrono, infatti, il 75° del blocco di Berlino, il 75° della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Il 70° della fine della Guerra di Corea. Ancora, il 50° del ritiro degli Stati Uniti dalla Guerra del Vietnam. Il 50° del golpe di Pinochet in Cile. Eventi che hanno segnato il lungo scontro tra due concezioni alternative della società e del mondo.

Guerra Fredda: tra real politik e paradossi

Si legge nella presentazione della mostra: “È un’operazione difficile quella di raccontare la storia della Guerra Fredda. Non fu solo un conflitto globale tra alleanze di nazioni. Ma fu, anche, una permanente guerra civile sia ideologica sia di classe altrettanto semi-armata all’interno degli Stati coinvolti. Chi era sotto la dittatura, non importa se rossa o nera o di altro colore, e voleva rovesciarla, si confrontava con chi all’interno del proprio paese invece la supportava”.

“Chi invece era cittadino delle democrazie liberali e credeva nei loro principi si confrontava con chi le voleva soppiantare con una dittatura fascista o marxista. O semplicemente militare”.

Alessandro Luigi Perna cerca, dunque, di mettere in evidenza i paradossi di questa epoca. Come la real politik portata alle sue estreme conseguenze. Tanto che le democrazie liberali si trovarono spesso a sostenere dittature di destra, al solo scopo di contrastare l’espansione delle dittature di sinistra. Basti pensare agli interventi americani in Sudamerica che portarono spesso al comando gruppi di potere sostenuti da militari, autori di repressioni violente e sanguinarie.

Dall’altra parte, il curatore cerca di mettere in evidenza aspetti poco conosciuti o analizzati. Per esempio, il fatto che l’instaurazione di regimi di ispirazione comunista o socialista nei Paesi islamici, sostenuta dall’Unione Sovietica, abbia contribuito a migliorare, in parte, la condizione femminile.

Alcune delle fotografie in mostra sono divenute iconiche, anche per chi quegli eventi non li ha vissuti. Insieme ad altre, meno conosciute, vanno qui a comporre un percorso capace di alimentare il dibattito intorno a quegli anni.

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Info

la Casa di Vetro
Via Luisa Sanfelice 3, Milano

Orari: dal mercoledì al sabato dalle 16 alle 19.30. Ultimo ingresso alle 19.

www.lacasadivetro.com

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