Utilizzando lo smartphone Xiaomi 12 Pro Lady Tarin ha realizzato un emozionante reportage su Venezia e la Biennale.

10 Maggio 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Fino al 6 giugno 2022, la Project Room di Marignana Arte (Dorsoduro 140A) a Venezia ospita Art Tales, diario-reportage della fotografa Lady Tarin, scattato con Xiaomi 12 Pro.

Xiaomi e Venezia, tra video e fotografia

Venezia e i suoi tesori d’arte. Il suo labirinto di calli che si snoda tra il cielo e la laguna. I suoi sguardi. Venezia e l’energia che la anima durante le giornate inaugurali dell’Esposizione Internazionale d’Arte, giunta alla 59esima edizione. Tutto questo è racchiuso nel reportage che Lady Tarin ha voluto dedicare alla città. E che è stato scattato con un mezzo espressivo per lei inusuale, Xiaomi 12 Pro.

La mostra che ne è risultata fa parte del progetto che Il Prologo, agenzia di consulenza editoriale di Giovanni Audiffredi e Paola Caterina Manfredi, ha pensato per sottolineare le potenzialità espressive della nuova Xiaomi 12 Series. Un trittico che alle fotografie di Lady Tarin affianca due documentari.

Il primo dedicato al making of del Padiglione Italia alla Biennale, sponsorizzato proprio da Xiaomi. Il Padiglione Italia per la prima volta è stato affidato a un unico artista, Gian Maria Tosatti, che con il curatore Eugenio Viola ha dato vita a un progetto artistico dal titolo quanto mai evocativo, Storia della Notte e Destino delle Comete. Il secondo documentario, Venice by night, esalta pienamente le capacità video di Xiaomi 12 Pro, in una Venezia avvolta dall’oscurità della notte.

Davide Lunardelli, Head of Marketing di Xiaomi Italia, commenta: «Con la nuova Xiaomi 12 Series avevamo un obiettivo molto chiaro. Ovvero dimostrare come uno smartphone fosse in grado di realizzare foto e video di elevatissima qualità. I risultati hanno superato ogni aspettativa, come dimostra la mostra di Lady Tarin, che ha accolto la nostra proposta di scattare esclusivamente in digitale utilizzando Xiaomi 12 Pro. Un ulteriore esempio di come il connubio arte visiva e tecnologia possa essere sempre più motore propulsivo di progetti culturali e impattanti per il grande pubblico».

Storia della Notte e Destino delle Comete “The making of”

Venezia raccontata da Lady Tarin

Spiega Giovanni Audiffredi: «Art Tales fonde tre peculiarità del lavoro di Lady Tarin. Innanzitutto la voglia di raccontare un momento particolarmente ricco di energia, quello delle vernici nella settimana che precede l’apertura ufficiale della Biennale, il modo in cui Venezia si trasforma, si riempie e si svuota».

«C’è poi la sua ironia, la sua capacità di lettura del femminile. La sua visione molto intrigante. E poi ci sono le presenze, del tutto casuali, di alcune sue muse, che fanno parte del suo immaginario reale e che abbiamo incontrato casualmente a Venezia».

E che sono divenute parte di un racconto emozionante e caleidoscopico. Non solo per le situazioni che Lady Tarin ha fotografato ma anche per i diversi supporti con cui sono presentate le immagini. Alcune, infatti, sono stampate e incorniciate, altre presentate su Pad. Altre, infine, più piccole, disposte a formare una figura geometrica «per restituire una profondità diversa a questo lavoro».

Xiaomi 12 Pro: definizione e leggerezza

È la stessa Lady Tarin, in genere abituata a scattare in pellicola, a spiegare di aver raccolto con grande entusiasmo la sfida proposta da Xiaomi. «È la prima volta che mi esprimo con questo mezzo espressivo, per me è stata un’avventura e una scommessa. Il mio progetto personale sul nudo è tutto in pellicola perché a me piace ritrarre la pelle sulla pelle. Ma ho sempre utilizzato tecniche diverse. Sono molto curiosa».

«Ogni storia ha il suo mezzo espressivo. Ogni artista sceglie il mezzo espressivo in base a ciò che vuole rappresentare e una cosa non esclude l’altra. Non amo quando c’è questo scontro tra tecniche diverse. Ogni tecnica è un arricchimento».

La fotografa sottolinea come Xiaomi 12 Pro garantisca una qualità molto alta perché dà la possibilità di scattare in RAW, cosa che consente margini più ampi di elaborazione delle immagini in post-produzione. «Inoltre ha una modalità notturna che permette di scattare foto con pochissima luce. Io utilizzo molto la macchina fotografica di notte».

«Poi, parlando con i miei colleghi fotografi, una cosa che succede un po’ a tutti è di avere una foto non scattata, un’immagine che è rimasta in testa perché in quel momento lì non avevamo con noi la macchina fotografica. In questo caso, con questa attrezzatura di alta risoluzione ma leggera, che possiamo portare sempre con noi, non avremo più la foto non scattata, quel momento che sentiamo un po’ perso».

Uno strumento, dunque, che ha permesso alla fotografa di esprimere pienamente il suo immaginario e, ancora una volta, far emergere l’aspetto più importante di una fotografia: la relazione. «Cerco sempre la relazione con il soggetto. Perché il soggetto va trattato da soggetto e non da oggetto, anche nel caso di una foto più veloce, più dinamica. Se non c’è questa relazione l’immagine non funziona».

www.mi.com/it
www.ladytarin.com

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