Abbiamo testato la nuova mirrorless di Panasonic Lumix S5 II in viaggio (ma non solo): ecco le nostre impressioni...

25 Settembre 2023 di Andrea Rota Nodari Andrea Rota Nodari

La Panasonic Lumix S5 II è una mirrorless “ibrida” foto/video, sulla scia dei modelli della concorrenza come la Canon EOS R6 II, la Nikon Z 6II e la Sony a7 IV. Fa parte, come queste ultime, del mercato midrange, costituito da macchine progettate per l’appassionato evoluto che puntano però anche al professionista.

In sostanza, con un investimento (relativamente) contenuto possiamo contare su una fotocamera affidabile e ricca di funzioni avanzate, capace di produrre immagini eccezionali sia statiche sia in movimento.

nuova mirrorless Panasonic
Per le inquadrature abbiamo a disposizione un mirino elettronico da 3,68 milioni di punti a 60 fps con opzione a 120 fps per le scene più movimentate, e un versatile touchscreen snodato da 3 pollici con una risoluzione da 1,84 milioni di punti.

Panasonic Lumix S5 II: pronta a tutto

Già solo afferrandola riusciamo a percepire la qualità costruttiva “premium”. Il corpo macchina in lega di magnesio della Lumix S5 II è compatto quanto serve e pesante il giusto: 134,3 x 102,3 x 90,1 mm per 740 grammi. A questi si aggiungono i 350 grammi dello zoom Lumix S 20-60 mm F3.5-5.6 che abbiamo usato per le prove – un’ottica che, come la S5 II, è resistente a polvere, schizzi e gelo.

Insieme, corpo e obiettivo contribuiscono a offrire una soluzione davvero “tuttofare”, pronta ad affrontare ogni situazione e condizione meteo (senza esagerare!). Da notare subito che la presenza delle griglie del compatto sistema di raffreddamento attivo intorno al gruppo del mirino non infastidisce e, soprattutto, non compromette le doti di resistenza agli elementi atmosferici della mirrorless. Grazie alla ventola, la fotocamera può riprendere video per un tempo potenzialmente illimitato (dipende ovviamente dalla disponibilità di memoria e batteria) fino a temperature di 40 °C, una buona notizia in un mondo dalle estati sempre più calde!

Noi l’abbiamo infilata nello zaino e portata con noi tra spiagge e montagne e si è mostrata sempre pronta all’azione: una fotocamera che si candida a tutti gli effetti come ottima compagna di viaggio, ruolo in cui ci ha mostrato tutta la sua versatilità.

Un nuovo sistema AF

Confrontata con il modello originale, abbiamo notato un sensibile miglioramento per quanto riguarda la messa a fuoco. La più importante novità rispetto alla S5 di prima generazione, infatti, è l’implementazione (accanto a un più potente motore di elaborazione progettato in collaborazione con Leica) di un nuovo sensore CMOS full-frame con la stessa risoluzione del precedente, 24,2 MP, ma integrante un sistema AF ibrido a rilevamento di fase/contrasto a 779 punti – più veloce e accurato dell’autofocus a solo rilevamento di contrasto della Mark I.

Nell’epoca degli algoritmi e del deep learning, non poteva certo mancare il riconoscimento di persone e animali, con la possibilità di scegliere tra le opzioni Human (rileva nell’ordine occhi, viso, testa e infine corpo di una persona), Face/Eye (intercetta esclusivamente faccia e occhi all’interno della scena) e Animal+Human (riconosce uomini e animali, con priorità su questi ultimi – cani, gatti e volatili).

tracking AF
Possiamo scegliere fra tre diverse modalità di riconoscimento del soggetto, per persone, solo per visi+occhi o persone+animali. Peccato non sia previsto il tracking dei veicoli.

Non è previsto, salvo futuri aggiornamenti del firmware, il riconoscimento dei veicoli: peccato per gli amanti dei motori. Le performance del tracking sono generalmente buone, con qualche fisiologico scatto sfocato soprattutto con i soggetti più piccoli e dai movimenti imprevedibili.

Immagini stabili e “pulite”

Il formidabile stabilizzatore a 5 assi in-body della S5 originale è stato ulteriormente migliorato, con l’integrazione nella Mark II del sistema “intelligente” Active I.S. È permesso fotografare e riprendere video a mano libera – anche camminando! – con un vantaggio fino a 6,5 stop (montando ottiche con IS come nei nostri test) altresì in situazioni che, molto spesso, richiederebbero l’uso di un treppiede o un gimbal. Nei nostri tour, abbiamo scattato senza supporti fisici ottenendo tempi di posa sufficientemente brevi da produrre immagini nitide nei sottoboschi più fitti o alle prime luci dell’alba.

Siamo stati aiutati in questo dall’ampia gamma dinamica (fino a 14 stop!) e dalla resistenza al rumore digitale della macchina di Panasonic. Impostando un valore di ISO 6.400, pur percependone la grana, le foto appaiono di buona qualità, e numeri più alti portano comunque a file più che usabili. Merito, anche, della tecnologia Dual Native ISO, la stessa a bordo delle videocamere pro VariCam. La fotocamera presenta duplici circuiti di amplificazione del segnale che lavorano su due livelli di sensibilità differenti e sono capaci, con l’aiuto del processore d’immagine, di “interagire” assicurando alle riprese meno rumore alle alte sensibilità.

ISO
Impostando ISO 6.400 le foto sono ancora di buona qualità. Ingrandendo al 100% si nota la “grana”, ma la sua resa è comunque piacevole.

Funzioni per il fotografo riflessivo…

Tra le armi che la Lumix S5 II mette a disposizione di noi fotografi ce n’è una che piacerà particolarmente ai paesaggisti, ma anche – e forse soprattutto – a chi ama gli still life. Si tratta della modalità ad alta risoluzione. Questa permette alla fotocamera (attenzione, deve essere sistemata saldamente su un treppiede o su qualsiasi supporto che la tenga immobile!) di catturare automaticamente otto foto in rapidissima successione, spostando a ogni step il sensore di uno spazio infinitesimo tramite il meccanismo dello stabilizzatore per poi assemblarle in un’immagine ultradettagliata equivalente a ben 96 MP (12.000 x 8.000 pixel).

Se all’interno della scena, per esempio un paesaggio, ci fossero elementi in movimento come le fronde degli alberi e l’erba nei prati, niente paura: Uno speciale algoritmo provvederà a eliminare gli artefatti. Da sottolineare che, a differenza di molte macchine rivali, la S5 II completa la “fusione” internamente, senza bisogno di software esterni.

Panorama HDR
Nelle nostre incursioni nei boschi, la Lumix S5 II ha mostrato la sua versatilità. Qui abbiamo sfruttato il bracketing dell’esposizione per produrre una panoramica equilibrata nell’illuminazione di una scena in realtà ad altissimo contrasto.

Interessante anche la funzione Live View Composite, che permette di vedere in tempo reale cosa stiamo registrando quando ci dedichiamo, per esempio, a paesaggi notturni o alla fotografia astronomica. In questa modalità la S5 II elabora solo i cambiamenti di luce rilevati dal sensore: rende molto più semplice creare anche immagini di spettacoli pirotecnici o il sempre affascinante light painting.

… e per chi ama l’azione

Pur amando le foto “riflessive”, nel nostro viaggio abbiamo voluto testare le doti velocistiche della mirrorless attivando la modalità Burst AFC. La macchina è passata così all’otturatore elettronico restituendo immagini alla massima risoluzione al ritmo di 30 fotogrammi al secondo, con AF-C attivo. Grazie alle performance del motore di elaborazione, durante il test non abbiamo percepito il fastidioso effetto “rolling shutter” per cui i soggetti in movimento rapido possono apparire distorti, soprattutto se li seguiamo in panning. Nulla ci vieta di passare all’otturatore meccanico, naturalmente, con performance fino a 9 fps con la messa a fuoco bloccata o 7 fps con AF-C attivo.

Panasonic afferma che si possa arrivare a catturare più di 200 foto RAW+JPEG in sequenza prima che il sistema cominci a rallentare. Consigliamo in ogni caso di procurarsi una batteria di scorta e di scattare in RAW, perché è dal file grezzo che si percepisce davvero la qualità della macchina.

Panasonic Lumix S5 II
Interessante per i fotografi di sport e azione la presenza sulla S5 II di una ghiera fisica dedicata alle modalità drive. Le opzioni sono così sempre a portata di dito, senza bisogno di accedere ai menu della fotocamera.

Lumix S5 II: una soluzione completa per il videomaker

Non ci soffermeremo qui sulle doti da videocamera della mirrorless di Panasonic. Diciamo solo che è piacevole sapere di poter contare su una macchina che, all’occorrenza, garantisce tutti gli strumenti che servono a ottenere video di stampo professionale: 6K a 10 bit 4:2:0 interno (3:2) e 5.9K (16:9) a 30 fps; 4K e C4K 4:2:2 fino a 60 fps; registrazione HFR (High Frame Rate) fino a 120 fps e modalità Slow & Quick fino a 180 fps; riprese Apple ProRes 5.8K su SSD tramite HDMI o USB e ALL-Intra.

È disponibile una gamma di profili immagine che include 14+ stop V-Log/V-Gamut, così come una nuova funzione REAL TIME LUT che consente il caricamento di tabelle di ricerca (o LUT, Look Up Table) di colour grading su una scheda SD e la loro applicazione direttamente nella fotocamera anziché durante la fase di post-produzione.

La Panasonic Lumix S5 II è in vendita (al 25-09-23) a un prezzo di listino di circa 2.200 € per il solo corpo. Lo zoom LUMIX S 20-60 mm F3.5-5.6 costa 700 €.

Info

Attacco: Leica M
Sensore: CMOS retroilluminato da 24,2 MP, formato FX (35,6 x 23,8 mm)
Autofocus: ibrido a rilevamento di fase e di contrasto; 779 punti AF
Campo di rilevazione AF: -6 / +20 EV
Gamma ISO: 100-51.200, espandibili a 50-204.800
Stabilizzatore interno: a 5 assi, fino a 6,5 stop di vantaggio
Video: fino a 6K (5.952×3.968) 30p
Scatto a raffica: fino a 30 fps (otturatore elettronico), fino a 9 fps (otturatore meccanico)
Slot di memoria: 2x SD
Mirino elettronico: OLED da 2.360.000 punti, 100% di copertura, ingrandimento 0,74x
Touchscreen: 3 pollici, 1.840.000 punti, snodato
Wireless: Bluetooth 5.0 Low Energy, Wi-Fi 2,4/5 GHz
Durata batteria: circa 370 scatti (CIPA)
Dimensioni (LxAxP): 134,3 x 102,3 x 90,1 mm
Peso: 740 g (con batteria e card)

Web: www.panasonic.it

Prezzo: 2.200 € solo corpo

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