25 Dicembre 2018 di Vanessa Avatar

Paolo Pellegrin: Un’antologia

“Ovunque io sia, mi considero sempre un ospite. La macchina fotografica diventa allora un passaporto straordinario”

Il MAXXI di Roma dedica una mostra antologica a Paolo Pellegrin, autore profondamente interessato all’essere umano, ai suoi drammi, alla sua condizione. Tra i più grandi fotografi della scena internazionale, Pellegrin è stato vincitore di dieci World Press Photo Award e di prestigiosi riconoscimenti, come l’Eugene Smith Grant in Humanistic Photography e il Robert Capa Gold Medal Award. Con la sua macchina fotografica ha girato il mondo, raccontando guerre ed emergenze umanitarie ma anche la natura, in tutta la sua potenza, e l’essere umano, indagato nelle sue relazioni con i luoghi, gli avvenimenti, gli altri esseri. Il percorso espositivo, curato da Germano Celant, si muove tra due estremi: il buio e la luce. Nella parte iniziale, domina il colore nero, simbolo di un’umanità sofferente, sconvolta dalla guerra, ma della quale Pellegrin coglie l’intima bellezza nell’espressione delle sue emozioni. La seconda parte è caratterizzata da uno spazio luminoso in cui prevalgono le immagini di una natura che, nella sua maestosità, ci ricorda la fragilità della condizione umana. Disegni, taccuini e appunti fanno da raccordo tra queste due parti, immergendo il visitatore nel processo creativo del fotografo. Scrive Celant: “Le fotografie diventano anche una storia privata di Pellegrin che sente la necessità di condividere, con la sua presenza e la sua testimonianza, la responsabilità della nostra cultura verso questi eventi drammatici

MAXXI
Via Guido Reni 4/a
www.maxxi.art
Fino al 10 Marzo 

Immagine in evidenza  © Paolo Pellegrin / Magnum Photos

 

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