La Polaroid era il tuo linguaggio. Le redazioni e gli stilisti comprendevano questa tua scelta? «Visto il trend, non era molto facile. Mi sono sempre considerato borderline dal punto di vista professionale. Spesso con i direttori delle testate mi trovavo in contrasto per la scelta dei modelli. Piacevano molto i bei ragazzotti dinamici, che fanno sognare le donne. Io invece sceglievo delle figure emaciate e un po’ tragiche che risultavano nuove e antiche allo stesso tempo. La mia intenzione era di far risaltare la loro bellezza interna, la loro verità».
In quali occasioni non hai potuto esprimerti come avresti voluto? «Dipendeva spesso dalle persone. Alcune erano d’accordo con me, altri invece mettevano tutto in discussione, rendendo il lavoro molto complicato e faticoso. Probabilmente si aspettavano un altro fotografo. Nel momento in cui tutto funzionava e ognuno dava il proprio contributo allora mi sentivo come un direttore d’orchestra e riuscivo a creare una sinfonia eccezionale. Il cliente si portava lo scanner e dopo la scansione l’immagine veniva lavorata direttamente sul set. Si aggiungevano i testi e tutti rimanevano soddisfatti».
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Toni Meneguzzo
Portogruaro,1949. Fotografo ricercatore per sua definizione, inizia la carriera professionale negli anni Settanta. Caratterizza
fin da subito il suo lavoro per la continua ricerca e sperimentazione del mezzo fotografico e della tecnica. Collabora con
le più importanti riviste internazionali di fotografia, moda, lifestyle e design come Interview, Marie Claire, New York Times magazine, AD Francia, AD Russia, AD Cina, AD Italia, World of Interiors, Architektur & Wohnen, Case da Abitare, Grazia Casa. Il suo lavoro è stato oggetto di numerose mostre internazionali, tra le quali ricordiamo Exploring the familiar alla Photographer’s Gallery di Londra (1975), Nude of J. alla Room Gallery di Tokyo (1991), Visioni e Suoni allo Studio Casile Gallery di Milano (1993), Go Puja alla Crooma Gallery di Monaco (2010). Ha pubblicato, inoltre, una serie di volumi fotografici di notevole successo come Seduzione (1991), Aure (1993), Frammenti (1993) con l’editore Treville Book.