Dopo aver appreso le regole di base per fotografare gli animali selvatici, è ora di liberare la creatività!

28 Aprile 2023 di Redazione Redazione

Il fotografo naturalista Laurie Campbell svela tecniche e trucchi per fotografare gli animali selvatici e per realizzare scatti di forte impatto!

Fotografare gli animali selvatici #3

Dopo aver scoperto le regole di base, l’equipaggiamento e come anticipare il comportamento degli animali selvatici, è il momento di sperimentare e liberare la creatività!

17 – Se la luce è poca

Ancora pochi anni fa, ISO 400 era considerata un’impostazione “di emergenza”, da usare solo in casi limite per quanto degradava la qualità di immagine. Rispetto ad allora, la gamma di alti livelli ISO perfettamente utilizzabili oggi è sorprendente. Questo non significa però che dovresti usarli senza pensarci: prima, devi essere ben consapevole di come la giusta tecnica può aiutarti a gestire livelli scarsi di luce.

Laurie spiega che ottenere immagini nitide con poca luce dipende da due variabili: mosso allo scatto e movimento del soggetto. L’effetto combinato di supporto adeguato per la fotocamera, comando di scatto remoto e, per le reflex, blocco dello specchio, può fare molto per migliorare i risultati. Ed è anche un buon esercizio in vista di quelle situazioni in cui ti troverai a lavorare davvero al limite e dovrai saper fare tesoro di ogni stop. 

18 – Luce creativa

Laurie immagina di non essere il solo a osservare un soggetto e immaginare quanto potrebbe venire meglio se solo la luce fosse diversa. Abbinare il soggetto alla luce, per lui, è fondamentale. Ci sono, per esempio, animali attivi in prevalenza all’inizio e alla fine del giorno: fotografarli nella luce dell’ora dorata è imprescindibile perché quel particolare calore aggiunge informazioni sul ciclo dell’attività di quei soggetti.

D’altra parte, vale anche sempre la pena di sperimentare con lo stesso soggetto in orari e condizioni climatiche differenti. Laurie lo fa ormai da anni, grazie a uno stormo di oche dalle zampe rosse che risiede in un terreno umido vicino a casa sua: finora le ha fotografate in silhouette contro il tramonto, in controluce con esteso riverbero, sotto la pioggia e anche al chiaro di luna.

19 – Fotografare gli animali selvatici: la composizione 

Laurie ammette di trovare difficile dare consigli sulla composizione, che considera una questione estremamente personale. Comporre è un atto istintivo, secondo lui, non può essere insegnato: riconosciamo una buona composizione quando la vediamo semplicemente perché appare “giusta”.

«In fotografia naturalistica, poi, entrano in gioco anche altri fattori diversi e il più fuorviante è il desiderio di catturare i soggetti riempiendo l’inquadratura e facendone quasi dei trofei». Lo si vede nell’abbondanza di immagini eccessivamente ritagliate, che finiscono per sacrificare contesto e varietà.

Il ritaglio non è necessariamente un errore, soprattutto nel caso di scene complesse e piene d’azione, in cui allo scatto le esigenze della pura cattura hanno prevalso su quelle della composizione. Se devi ritagliare, però, cerca di darti una disciplina mantenendo le proporzioni originali del formato.

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20 – La scelta dei colori e il bilanciamento del bianco

Laurie non si fida completamente del bilanciamento automatico delle fotocamere digitali e preferisce calibrarlo in manuale. Lavorando in RAW, sa di poter correggere in fase di elaborazione, ma cerca comunque di avere a disposizione in-camera quanti più preset possibile, per limitare l’intervento successivo sul file. Le lunghe esposizioni tendono a mostrare viraggi blu, che, in alcune scene, Laurie apprezza: «A dire la verità, vedere quella dominante sullo schermo posteriore spesso mi spinge a restare di più con il soggetto».

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