Attraverso il bianco e nero, Letizia Battaglia esprime una fotografia che è innanzitutto dovere verso la società e se stessa.

9 Marzo 2021 di Redazione Redazione

Protagonista del nuovo appuntamento della rubrica Bianco e nero d’autore è Letizia Battaglia. Fotoreporter del giornale LOra, in una Palermo insanguinata dalla lotta feroce tra cosche mafiose, Letizia Battaglia non è solo la fotografa dei delitti di mafia. Per lei la fotografia è una missione che vive sulla sua pelle, animata dall’amore e dal rispetto per la giustizia e la libertà. Un dovere verso la società e verso se stessa.

Le sue armi sono state i sogni, i bisogni, il coraggio e la generosità. La sua divisa, quella della reporter, dell’ecologista, del politico, dell’editore. Ma, prima ancora, quella della donna. «Noi donne», dice «abbiamo un altro modo di esistere, di amare, di procedere nel mondo e anche di raccontare».

L’intimità del bianco e nero

Spiega Letizia Battaglia: «Se avessi fatto le mie foto a colori forse non sarebbero servite a nulla. E poi, te le immagini le scene dei morti ammazzati con il rosso del sangue? Quando lavoravo per “L’Ora”, con mio fratello, reporter anche lui, avevamo allestito un laboratorio in casa dove sviluppavamo le pellicole e stampavamo solo le foto che servivano per il giornale. Andavamo di corsa, non c’era tempo per guardare tutto il materiale. Molte foto che avevo scattato le ho scoperte a distanza di tempo».

Fotografo in bianco e nero per pudore, per rendere più intimo il contatto con la realtà ed eliminare i clamori del mondo. Letizia Battaglia

Letizia Battaglia

La sua “seconda vita” inizia quando si trasferisce a Milano nel 1971. Qui scrive articoli per alcuni giornali e spesso li correda con sue fotografie. Nel 1974 torna a Palermo per dirigere il reparto fotografico del quotidiano L’Ora. Insieme a Franco Zecchin fonda l’agenzia Informazione Fotografica. Nel 1991 apre la rivista Mezzocielo, realizzata da sole donne, e l’anno seguente inaugura la casa editrice Edizioni della Battaglia che pubblica piccoli volumi di politica internazionale. Nello stesso periodo si dedica all’attività politica con i Verdi e con La Rete.

Tra i riconoscimenti ricevuti, il W. Eugene Smith Award (1985), il Dr. Erich-Salomon-Preis per il fotogiornalismo (2007) e l’Infinity Award (2009). Ha pubblicato diversi libri tra cui Passione, Giustizia, Libertà (1999), Diario (2014) e Anthologia (2016).

di Emanuela Costantini

Scopri qui il Bianco e nero d’autore di Ferdinando Scianna

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